EURO2020: Ci siamo anche noi!

Negli ultimi quattro anni, ci eravamo limitati a guardare la nazionale solamente durante le qualificazioni e per qualche amichevole, di cui poche “di lusso”. Era comune il bisogno di sentire qualche tensione in più, di cantare il nostro inno su un palcoscenico che contasse, sentendolo anche cantato dallo stadio, cosa che forse è mancata di più agli appassionati di calcio, ma che sicuramente ha fatto bene al cuore di tutti gli spettatori.

13-11-2017: la fine

È iniziato tutto quella sera, quel freddo 13 novembre 2017. Si stavano giocando le qualificazioni ai mondiali dell’anno seguente, si rischiava di non andarci, anche perché all’andata avevamo perso 1-0 contro gli svedesi. Quell’Italia non era meravigliosa, ma era molto simile a quella di oggi e a quella che l’aveva preceduta due anni prima, durante l’europeo del 2016. Un gruppo di calciatori unito che combatteva contro tutto e tutti. L’unico limite di quella squadra fu proprio la guida tecnica, Giampiero Ventura, che quella sera decise di giocare a fare i cross, contro gli svedesi, una difesa sicuramente più alta e fisica del nostro attacco. Al fischio finale la partita rimase sullo 0-0, passarono gli svedesi e gli italiani dissero addio al mondiale.

fonte: Nazionale Italiana Calcio, facebook

Si capì di aver toccato il fondo quando alla fine della partita arrivò un Buffon in lacrime ai microfoni della Rai, per non aver fatto continuare il sogno dei bambini di vedere i propri miti al mondiale, per non aver mandato avanti un movimento calcistico che si vedeva in piena crisi.

La rinascita

Ma, come si dice, dal fondo ci si può solo rialzare e la FIGC cercò di farlo il prima possibile, assunse Roberto Mancini come nuovo CT e insieme a lui tutto un insieme di cambiamenti ai vertici, cercando di ristabilire un ambiente sano, che potesse portare ad un buon cammino sul lungo periodo.

fonte: FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio, Facebook

Dopo la fine dei mondial del 2018 ci si ritrovò a guardare l’Italia nelle qualificazioni, sin da subito si percepiva uno spirito diverso, una mentalità completamente cambiata. Tutto questo coadiuvato dall’innesto di moltissimi giovani nell’arco di questi tre anni, più di 30 i debuttanti in nazionale solo con l’attuale allenatore. Tutto questo è servito a portare una nazionale imbattuta durante le qualificazioni ad Euro2020.

Finalmente l’europeo!

La partita di ieri sera è stata uno sfogo di rabbia per tutto quello che è successo negli ultimi quattro anni, in particolare negli ultimi due. In questo clima di difficoltà, sanitaria ed economica, in cui molti italiani si sono ritrovati a dover combattere contro un avversario invisibile, a dover dire addio ai propri cari, c’era bisogno di qualcosa che distraesse tutti, che facesse stare ancor più uniti, distanziamento sociale e mascherina permettendo.

fonte: FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio, Facebook

Questo 3-0 alla Turchia era quello di cui gli italiani necessitavano, ma soprattutto è servito a lanciare un segnale a tutte le altre squadre: “Nulla è scontato, ci siamo anche noi”. C’è chi dice che la manifestazione sia già in mano alla Francia, l’Italia non ha di certo lo stesso livello tecnico, ma ha un gruppo unito con tantissima voglia di lottare e una rosa di tutto rispetto, in cui se a metà del secondo tempo escono Immobile e Insigne, due dei giocatori più in forma dello scorso campionato, al loro posto entrano Chiesa, giovane gioiello della Juve, e il gallo Belotti, al momento desiderato da mezza serie A. In più nello staff tecnico di Roberto Mancini troviamo due figure che possono solo aiutare questo ambiente, sono quella di Gianluca Vialli, grandissimo amico del CT, e di Daniele De Rossi, un altro di quei giocatori testimoni della sconfitta del 2017, ma con una passione per la nazionale fuori dal comune.

Si spera di continuare a guardare l’Italia più a lungo possibile, iniziando già da mercoledì prossimo quando sarà impegnata contro la Svizzera, chiamata a continuare a dimostrare tutti i propri valori. Aspettando i risultati di oggi per vedere con chi dovremo battagliare nel girone, sempre FORZA AZZURRI!

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