È iniziata da tre settimane la stagione 2021 della massima serie motoristica internazionale, la Formula 1. È purtroppo la seconda stagione in cui il pubblico è assente, fatta qualche eccezione per i paesi che stanno combattendo meglio il virus.
L’anno scorso si stava per rinunciare completamente al campionato, quando alla fine si è riuscita a trovare una soluzione. Si è corso per due volte negli stessi tracciati, come in Austria, Bahrein e Inghilterra.
Sono stati utilizzati circuiti mai provati per vetture di questo calibro, come Portimao e il Mugello, tracciati abituali della MotoGP.
Si è tornati in quelli che hanno fatto la storia di questo sport e che per tanto tempo erano andati in disuso, come appunto succederà oggi ad Imola.
La nostra storia
Le parole Formula 1 e Italia sono intrecciate dalla nascita di questo campionato, data la lunga storia che lega scuderie come Ferrari, più di 1000 gran premi in Formula 1, Alfa Romeo, tornata da qualche anno a correre nella massima serie e la più recente Alpha Tauri, più nota come Toro rosso, nome precedente, scuderia satellite di RedBull, precedentemente chiamata Minardi, con sede a Maenza.
Fonte immagine: Pagina Facebook Scuderia AlphaTauri 
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Inequivocabile il legame con la nostra terra in particolare con Monza e Imola.
L’autodromo Enzo e Dino Ferrari
Il gran premio dell’Emilia-Romagna è mancato dai calendari della Formula 1 per circa 14 anni, con l’ultima edizione del 2006, di cui il vincitore fu il più forte di tutti i tempi, Michael Schumacher, ovviamente sulla sua Ferrari 248 F1.
In seguito a quella gara, non essendo stati eseguiti i lavori di ristrutturazione della zona box venne abbandonato il circuito. Causa di questa rinuncia fu anche la scelta della Formula 1 di non correre due volte nella stessa nazione, preferendo così il circuito di Monza, e l’affermazione che l’Europa non fosse più il centro mediatico della massima serie.
Lo scorso anno con la scuderia di Maranello in netta difficolta su tutti i fronti e una Mercedes in completo dominio della serie da ormai sei anni, la vittoria è andata a Lewis Hamilton che alla fine dell’anno è riuscito a laurearsi campione del mondo per la settima volta, eguagliando il “Kaiser”.
La stagione attuale
In seguito allo scorso anno la scuderia del cavallino rampante ha effettuato molte modifiche sulla sua monoposto che l’hanno aiutata ad accorciare il margine rispetto alle concorrenti, ma non ancora a raggiungerli, come visto in Bahrein. Le previsioni danno per favoriti i piloti di Mercedes e RedBull, ma sarebbe bellissimo e farebbe bene al cuore degli Italiani se per una volta il Gran Premio che porta il nome dei fondatori della scuderia Ferrari tornasse a tingersi di rosso.
