Infrastrutture: quale priorità in Sicilia?

Il Ponte sullo Stretto è dietro l’angolo ci stiamo lavorando. Io ringrazio pubblicamente il governo di Giorgia Meloni e Matteo Salvini che si sono intestati questa iniziativa. Io e il presidente della Calabria Roberto Occhiuto faremo di tutto perché questa opera si possa realizzare”.

Le parole di Renato Schifani  trasudano ottimismo circa la realizzazione del Ponte sullo Stretto, ma siamo davvero sicuri che sia la priorità?

Ieri, riporto una mia personale esperienza, ho percorso la Catania – Gela, la Catania – Palermo e infine la Catania – Ragusa.

File, semafori, corsie deviate, cantieri aperti e lavori interminabili. Un’odissea.

Ed, in effetti, è un’odissea spostarsi celermente e comodamente tra le varie province dell’Isola.

L’On. Tiziano Spada (Pd), via social, percorrendo la Catania – Palermo ha denunciato lo stato in cui versa la A19: “La Catania – Palermo rappresenta una delle tante vergogne della nostra isola. Diversi cantieri aperti, con pochi operai e che minano quotidianamente la sicurezza di chi percorre questo tratto di strada” – aggiungendo – “Convocherò un’audizione urgente per capire se ANAS vuole continuare a considerare la Sicilia una Regione di serie B o se vuole concretamente impegnarsi per risolvere i problemi che attanagliano i nostri concittadinI”.

E non solo le autostrade, perché anche la rete ferrata non gode, o meglio, non hai mai goduto di buona salute.

In Sicilia sono 792 i chilometri elettrificati e 578 quelli non elettrificati, e per raggiungere – ad esempio – Siracusa da Trapani si impiegano circa 8 ore.

I treni Blues – primi treni ibridi di Trenitalia a doppia alimentazione elettrica e diesel – presentati

Martedì scorso a Palermo, potrebbero rappresentare un piccolo segnale (anche se l’esperienza del Freccia Bianca non lascia ben sperare), ma non è ovviamente abbastanza.

Ricordiamoci che siamo alla soglia del 2023, dove si impiegano 3 ore per spostarsi da Milano a Roma in treno e dove avere delle Infrastrutture efficienti è estremamente importanti per un Paese che tende a svilupparsi.

Ma, come detto dall’On. Spada, la Sicilia – e non solo – viene considerata da tempo immemore Regione di Serie B facendo sì che lo sviluppo avvenga solo ed esclusivamente nelle Regioni del Nord Italia. La differenza, infatti, è abissale.

Ora, il Ponte sullo Stretto è sicuramente un’opera di importanza strategica – non entro nel merito delle questioni ingegneristiche – ma prima di realizzarlo servirebbe – a mio personalissimo avviso – dare priorità a tutto il resto, dalla rete autostradale alla rete ferrata.

In questo modo la Sicilia potrebbe seriamente rilanciarsi e i siciliani – come del resto le altre Regioni e i Paesi europei –  potrebbero finalmente ammirare una Regione rinnovata.

Sogno o son desto?

Non ci resta che attendere (ancora), mantenendo sempre viva la speranza di una Sicilia migliore.

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