“Written on Skin” di George Benjamin (classe 1960, premiato nel 2019 con il Leone alla carriera alla Biennale di Venezia) è considerato dalla critica internazionale uno dei lavori più importanti del XXI secolo. Annoverato al secondo posto in un elenco contenente i 25 migliori lavori musicali contemporanei dalla rivista The Guardian, l’opera del compositore inglese, su libretto di Martin Crimp, giunge per la prima volta al Parco della Musica di Roma in forma semiscenica per tre recite, da giovedì 22 maggio (ore 19.30) fino a sabato 24 maggio, eseguita dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Sul podio il direttore olandese-maltese Lawrence Renes, al suo debutto con l’Orchestra. Il cast vocale è composto da Liv Redpath, Mark Stone, Judith Thielsen e gli italiani Raffaele Pe e Leonardo Cortellazzi. L’esecuzione sarà in forma semi scenica, per la regia di Ben Davis.
L’opera è stata eseguita nel 2012 in prima mondiale al festival di Aix-en-Provence e presentata più di cento volte nei maggiori teatri del mondo, raccogliendo un ampio consenso da parte della critica a livello internazionale.
Una storia eterna che ingloba tutti i sentimenti e desideri più atavici dell’essere umano: amore, odio, gelosia, brama di potere. «Sono cose che non cambiano mai» ha raccontato George Benjamin in un’intervista al Corriere della Sera La Lettura, a cura di Helmut Failoni. Con Martin Crimp «abbiamo parlato tanto all’inizio. Poi scomparve per 9 mesi. Un giorno ritrovai nella buca delle lettere un pacchetto che conteneva 25 pagine dattiloscritte: erano il mio futuro per i successivi tre anni» continua a raccontare il compositore britannico sulle pagine del Corriere, descrivendo lo stretto rapporto con Crimp e del lavoro che ha portato alla nascita di queste pagine.
Il libretto, scritto da Martin Crimp (1956), raccoglie tra le fonti anche uno dei testi italiani più conosciuti e apprezzati al mondo: il Decameron di Boccaccio.
La storia racconta il classico triangolo adulterino formato da “lei, lui e l’altro”: un ricco latifondista, il Protettore, incarica il giovane artista Boy di realizzare un libro miniato che magnifichi le gesta della sua famiglia. Ma il manoscritto e il suo creatore diventano la scintilla della ribellione di Agnès, moglie del Protettore, che si innamora di Boy e lo spinge a rappresentare nel libro la loro relazione adulterina. Quando il marito vede le illustrazioni, capisce la verità e accecato dalla rabbia uccide il ragazzo costringendo la moglie a mangiarne il cuore. In un ultimo atto di ribellione Agnès si getta dal balcone. L’intera vicenda è commentata da tre enigmatici angeli del XXI secolo.