THE FERRAGNEZ: perché l’ansia di Fedez è un po’ anche la nostra

Quando la risposta agli stress è inadeguata o si è sopraffatti dagli eventi, può insorgere un disturbo d’ansia. Alcuni soggetti non hanno problemi a parlare davanti a un pubblico. Altri invece ne sono spaventati, diventano ansiosi e ne manifestano la maggior parte dei sintomi.

Negli ultimi giorni si sta parlando molto della docuserie “The Ferragnez”  ( i social sono praticamente esplosi), che segue le vicende di Fedez, la moglie Chiara Ferragni e tutta la combriccola che ruota intorno a loro. La prima puntata inizia con i due che si trovano davanti a un terapeuta per parlare in primis di loro come coppia che sono “tanto uguali quanto diversi”. Chiara spiega come l’ansia di suo marito possa alcune volte mettere in difficoltà il loro benessere quotidiano e come si presenta anche quando stanno vivendo un momento positivo. In queste sedute, alcune insieme, altre separate, Chiara più volte si lamenta del fatto che si parlano ma non si capiscono, (lei che pensa sempre positivo cerca di convertire il pensiero di Fedez alla positività), lui d’altro canto non ha un pensiero allenato a questo e più delle volte vede tutto nero.

Lo scorso marzo, durante la settimana sanremese, Fedez ha parlato più volte del suo problema riguardo all’ansia. Nella prima esibizione apparve particolarmente emozionato, e alla fine della performance insieme alla Michielin, non è riuscito a trattenere la commozione. Fedez stesso ha poi dichiarato, sui suoi social, di usare braccialetti che servono a combattere l’ansia.

Possiamo dire che Fedez come tante altre celebrità, ha acceso i riflettori su una grande verità. Anche dietro alla patina luccicante del successo e dei traguardi ci sono le fragilità emotive. In queste puntate ha condiviso con noi un carosello di emozioni. Il risultato è sicuramente una descrizione di cosa sia l’ansia, come in realtà sia complesso conviverci e soprattutto cosa si prova a vivere con una persona che ne soffre. Raccontarla in TV o sui social è utile e non bisogna per niente limitare questo messaggio anzi, Chiara e Federico in questo caso sono stati due portatori sani.

Oggi, questo fenomeno è tipico delle grandi metropoli, viviamo in una società incentrata sull’apparire, una società di doveri, competitiva, pensierosa. C’è bisogno di più persone che parlino di questo argomento, perché in questa società così multitasking sembra in realtà ancora un tabù.

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