Amore, gelosia e violenza: Jenůfa di Janáček all’Opera di Roma

Prosegue l’appuntamento al Teatro dell’Opera di Roma con Leoš Janáček, compositore ceco della seconda metà dell’Ottocento. Dopo la Káťa Kabanová nel gennaio 2022, e Da una casa di morti rappresentata lo scorso anno, il teatro Costanzi chiude il progetto triennale dedicato ai capolavori di Janáček con la messa in scena della sua opera più conosciuta: Jenůfa.

Il nuovo allestimento, in scena dal 2 al 9 maggio, è realizzato in coproduzione con la Royal Opera House di Londra, dove ha debuttato nel 2021 ottenendo l’Olivier Award come miglior produzione operistica.

Un viaggio nella Slovacchia morava del secondo Ottocento, in cui violenza, amore e gelosia sono i tre elementi che caratterizzano la storia di Jenůfa. La ragazza è costretta a nascondersi tra le mura della casa della matrigna Kostelnička a causa della sua gravidanza illeggittima con Števa. Dopo aver dato alla luce il piccolo, Števa rifiuta l’amore della ragazza a causa dello sfregio sul suo viso, causato dall’ira di Laca, fratellastro del giovane e geloso delle attenzioni di Jenůfa.

La regia dell’opera è affidata al tedesco Claus Guth, uno dei nomi più richiesti e apprezzati a livello internazionale per le sue capacità di reinvenzione e rielaborazione delle messe in scena, premiato due volte del premio Faust.

«Jenůfa è la storia di una donna che lotta per un mondo più libero – dice il regista – Una realtà che non presenta vie d’uscita. L’opera mostra come un’enorme pressione sociale verso il conformismo possa portare alla completa caduta di un outsider, di qualcuno che sta fuori dalla norma».

Sul podio sale uno dei più apprezzati interpreti della musica di Janáček, il direttore slovacco Juraj Valčuha, al suo debutto al Costanzi. Attuale Direttore Musicale della Houston Symphony Orchestra, Valčuha ha già conquistato il pubblico italiano in passato, quando è stato direttore stabile dell’Orchestra Rai e del Teatro San Carlo.

Sul palcoscenico saliranno il soprano svedese Cornelia Beskow nel ruolo della protagonista, accompagnata da Karita Mattila nel ruolo della sagrestana Kostelnička e dal tenore Robert Watson nel ruolo di Števa Buryja. Tutti e tre per la prima volta al Costanzi.

Nella parte di Laca Klemeň canta Charles Workman, mentre il mezzosoprano Manuela Custer è invece la vecchia Buryjovka. Completano il cast Sofia Koberidze (Karolka), David Stout (Il capomastro del mulino), Lukáš Zeman Anna Viktorova (Il sindaco e sua moglie) e, dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, Ekaterine Buachidze (La pastora), Valentina Gargano (Barena), Mariam Suleiman (Jana).

L’opera, in prima rappresentazione giovedì 2 maggio alle ore 20.00, è trasmessa in diretta su Radio3 Rai. Repliche sabato 4 maggio (ore 18.00), domenica 5 maggio (ore 16.30), martedì 7 maggio (ore 20.00), giovedì 9 maggio (ore 20.00).

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