“Cinema in festa”: si torna in sala!

Settembre è la stagione degli inizi, si sa. La scuola, la dieta, il lavoro, i buoni propositi stabiliti a gennaio e mai veramente realizzati. Ed è proprio in questo mese così significativo, almeno per il mondo occidentale, che Anica e Anec, con il supporto del MiC e la collaborazione del David di Donatello, hanno deciso di istituire l’iniziativa del “Cinema in Festa”, sul modello della francese “Fête du Cinéma”.

Il progetto, della durata di cinque anni, prevede l’ingresso al cinema al prezzo unico di 3.50€ per ogni film e sarà valido due volte all’anno (a settembre e a giugno), per cinque giorni. Questi sono stati scelti secondo motivazioni oculate, come riporta il sito dell’iniziativa: “dalla domenica al giovedì, ovvero dal giorno preferito delle famiglie fino al giorno di uscita in sala delle nuove proposte settimanali.”

Il pubblico, dunque, potrà assistere alla visione di ogni pellicola in programma in quella specifica settimana; sarà inoltre possibile prendere parte ad altri eventi, quali masterclass, anteprime o presentazioni di nuovi film, che spesso vedono l’intervento dei registi e del cast. 

Ulteriore iniziativa legata al progetto è il concorso che permette allo spettatore di poter “vincere il cinema tutta la vita”, caricando sul sito la foto di un biglietto d’ingresso acquistato durante i giorni del “Cinema in festa”.  E se già può attrarre l’idea di un prezzo così basso per un biglietto, soprattutto in questo periodo di grandi preoccupazioni economiche, la possibilità di entrare al cinema gratuitamente per tutta la vita diviene una preda estremamente succulenta.

La decisione di Anica e Anec, tuttavia, scaturisce da un’attualità drammatica per il mondo dell’arte e dello spettacolo: le sale italiane sono tra le meno frequentate d’Europa. Il mercato cinematografico italiano è l’unico, fra i grandi paesi del nostro continente, ad aver registrato un calo degli incassi rispetto al 2020, anno di inizio della pandemia. E nonostante attività culturali varie e concerti live abbiano recuperato una certa partecipazione di pubblico, il cinema non ha seguito l’onda del rialzo, trovandosi addirittura più in difficoltà rispetto agli anni passati.

Non è questo il luogo per fare un’analisi sociologica e capire le motivazioni di tale declino; se vista in uno sguardo più ampio, l’intera situazione culturale italiana vacilla da molto tempo e, a forti picchi di successo, alterna periodi stagnanti e critici.

Tuttavia, ogni problema ha una soluzione e, con i giusti interventi, si potrebbe aiutare il cinema a tornare ai fasti di un tempo. 

Innanzitutto, sarebbe necessaria una stimolazione del consumo con oculate campagne di marketing, che sappiano sfruttare la crossmedialità e raggiungere i target più lontani: per quanto spietata sia la concorrenza di grandi multinazionali straniere (vedi Netflix o Prime), con un giusto utilizzo dei social media si riuscirebbe nell’intento di avvicinare i più giovani, abituati ad altri tipi di fruizione, ma non per questo inadatti al cinema. Anzi, il fattore spettacolarità sarebbe sicuramente qualcosa sul quale puntare.

L’iniziativa del “Cinema in Festa” si inserisce a pieno in questo solco di rivalutazione della sala cinematografica, con l’intento di riportare il pubblico alle vecchie abitudini, quando per vedere l’ultimo film del momento era necessario – almeno – uscire di casa.

In questo caso, a vedere dal sito e dal profilo Instagram, la comunicazione è stata realizzata ottimamente, e i risultati sono buoni: con più di 1 milione e 300 mila presenze,  in soli cinque giorni si è registrato un aumento del 317% rispetto allo stesso periodo della settimana precedente, e del 123% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Forte anche della partecipazione di vari attori, che hanno promosso l’iniziativa sui canali social, il progetto ha avuto un grande successo e le premesse per la prossima edizione ci sono tutte. Bisogna solo sperare che gli italiani si ricordino dell’esistenza del cinema anche durante gli altri mesi dell’anno.

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