Colleferro, rifiuti: nuovo impianto da mezzo milione di tonnellate l’anno?

L’amministrazione Zingaretti, nella “Proposta preliminare di piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Lazio” (2020 – 2025), mette al centro della politiche ambientali Colleferro e, più in generale, la Valle del Sacco.

La Regione Lazio ha dato mandato a Lazio Ambiente S.p.A., società di cui è proprietaria e che attualmente gestisce sia la discarica sia gli impianti di termovalorizzazione siti nel comune di Colleferro, di sviluppare un “progetto di riconversione industriale degli impianti” del paese.

Tenendo conto delle indicazioni arrivate, Lazio Ambiente ha predisposto il Piano, all’interno del quale ha elaborato lo “Studio Preliminare di Fattibilità Impianto di Trattamento e Valorizzazione della Risorsa Rifiuto”.

Cosa prevede lo studio

La Regione vuole costruire un nuovo impianto capace di trattare almeno 500.000 tonnellate l’anno di rifiuti, in  modo da avere un’impiantistica, a Colleferro, a supporto dell’intero territorio regionale. Questa struttura  si propone di trattare materiali che derivino da una prima tritovagliatura meccanica, in modo da separare un sopravaglio costituito da materiale secco da un sottovaglio ad elevata componente organica, da destinarsi a successivo trattamento biologico nel nuovo impianto.

Qualcosa di enorme che inciderà sensibilmente sulla delicata situazione ambientale di Colleferro e della Valle del Sacco.

A mio avviso una scelta completamente opposta a quello di cui realmente il nostro territorio avrebbe bisogno: la più grande bonifica della sua storia.

Purtroppo però, entro il 31 dicembre 2019, il piano verrà approvato dal Consiglio Regionale e dal primo gennaio 2020, probabilmente, si avvieranno i procedimenti di gara per la costruzione di questo nuovo, gigantesco, impianto di trattamento dei rifiuti.

Se l’impianto non venisse realizzato?

Infine la Regione non esclude che, qualora questo impianto non venisse realizzato, si possa tornare alla termovalorizzazione. Una beffa ancora più  grande per la Valle del Sacco e per Colleferro che sembra non riuscire proprio ad uscire da un vortice che la costringe ad essere città dell’immondizia.

I nostri amministratori avrebbero dovuto dimostrare coraggio e, oltre ai proclami, avrebbero dovuto fare gli atti formali necessari a salvare un territorio che per decenni è stato martoriato.

 Lo scenario che si prospetta è desolante. Ormai sembra troppo tardi per tornare indietro a causa della scelta, di una intera classe dirigente, di non contrastare fattivamente un piano rifiuti regionale mortifero per il nostro territorio (qualificato Sito d’Interesse Nazionale).

2 Commenti

  1. una domanda mi viene spontanea a cosa serve spendere 53.milioni di €. per Bonificare la Valle del Sacco, se ci vogliono coprire di Monnezza?????

  2. Per bonificare la valle del Sacco occorrono circa 1000 milioni di euro solo per la discarica delle Lame ne occorrono 100 di milioni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here