La ripartenza passa anche per la riforma della giustizia civile

Una giustizia civile celere ed efficace è un elemento essenziale e fondamentale per un’economia solida, e lo è ancor di più per favorire la sua ripresa dopo la situazione di stallo dovuta dalla pandemia.

Purtroppo, l’inefficienza del sistema giudiziario in molti Stati dell’Unione europea è una delle cause principali che scoraggia gli investimenti, aumenta il costo del credito e di conseguenza riduce il tasso di occupazione.

Come ho sottolineato nel mio intervento in seduta plenaria, non possiamo permettere che i capitali destinati alla ripresa rimangano congelati a causa di procedimenti giudiziari interminabili e incerti.

La tempestiva risposta dell’UE con il Next Generation EU, tradotta nei Piani nazionali di ricovero e resilienza, rischia di perdersi se non guardiamo seriamente alla problematica della giustizia civile.

Non a caso l’Europa ha chiesto a molti Stati, tra cui l’Italia, di attivare anche le riforme del proprio sistema di giustizia. Le aziende hanno bisogno di poter recuperare in tempi brevi e certi i crediti commerciali tramite provvedimenti efficaci nei confronti dei loro debitori. Inoltre, se vogliamo veramente favorire lo sviluppo di attività economiche in ogni stato dell’Unione e dare impulso alle transazioni intracomunitarie, è necessario semplificare e armonizzare le procedure esecutive in un diverso Stato membro e dotare gli uffici giudiziari di personale esperto in diritto civile comparato.

Il successo delle risorse straordinarie del Next Generation dipende anche da un’efficace riforma del sistema giudiziario.  

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