Il 17 novembre scorso i commissari di Alitalia hanno pubblicato il bando per ricevere offerte vincolanti sul 100% del capitale sociale di Alitalia Loyalty S.p.A., detentrice del programma di fidelizzazione passeggeri MilleMiglia. La finestra temporale per ricevere le offerte si è aperta alla mezzanotte del 18 novembre e si chiuderà alla stessa ora del 10 dicembre.
Quando la Commissione UE ha autorizzato la nascita di ITA, ha vietato il trasferimento del programma MilleMiglia da Alitalia ritenuto potenzialmente lesivo del principio della “discontinuità economica”. Da qui la necessità di cedere l’asset.
Oggetto del bando è la cessione del 100% delle quote di Loyalty, o meglio, 500mila azioni ordinarie dal valore nominale di 1,00 € cadauna. La prima fase si concluderà il 13 dicembre: la base di gara è fissata ad un Enterprise Value di 50.563.000,00 € (molto al di sotto di valutazioni circolate tra 150-200m € come riportato da Milano Finanza). Saranno ammesse solo offerte vincolanti uguali o superiori a tale valore, e con rilanci di almeno 2m € superiori all’offerta più alta ricevuta.
Assieme al marchio “Alitalia” – che ITA ha acquistato per 90m € principalmente per impedire che finisse nelle mani dei competitor – MilleMiglia è uno dei pochi asset ancora redditizi del vecchio vettore di bandiera: nato nel 1992, il programma fedeltà consta al 2021 di 45 miliardi di miglia accumulate, 6,2 milioni di utenti (3,6 in Italia), anche se i fruitori attivi sarebbero solo 1 milione. Nel 2013 la CAI costituì Alitalia Loyalty per gestire MilleMiglia; nel 2014 Etihad ne acquisì il 75% del capitale per 112,5m €, ma dopo il divorzio del 2018 ritornò nel perimetro societario di Alitalia.
Alitalia Loyalty – che realizza ricavi quando vengono venduti biglietti e sostiene costi quando le miglia vengono riscattate – recava al 2019 ben 51,1m € di ricavi e 18,9m € di utile netto, e nel 2020 della pandemia ha comunque realizzato 17,5m € di fatturato e utile di 4,1m €, con 48 dipendenti. Risulta che la virtuosa controllata ha più volte condonato crediti insoluti alla capogruppo.
Per godere delle loro miglia, i detentori devono aspettare che il futuro proprietario del programma stringa accordi con qualche vettore. Intanto sono attive promozioni con Avis Budget Italia S.p.A., per convertire miglia in voucher per autonoleggio, e con Bravonext S.A., proprietaria di lastimute.com, che dal 2 novembre consente di convertire le miglia in voucher per biglietti aerei, o pacchetti volo e hotel.
Tra i potenziali acquirenti vi potrebbero essere fondi di private equity, gruppi finanziari, American Express (che con Alitalia aveva creato una carta di credito), autonoleggi ed altre compagnie aeree.
ITA nel dubbio sta studiando un proprio programma di fidelizzazione, ma nel caso in cui a rilevare Loyalty dovesse essere un soggetto estraneo al trasporto aereo, la nuova compagnia di bandiera italiana potrebbe porsi come indispensabile vettore.