Musicando, come diffondere la cultura musicale ai tempi del coronavirus

Il mondo dell’istruzione non è fatto solo da scuole pubbliche, paritarie e private che offrono servizi e che si trovano a risentire delle pressioni di questo periodo di emergenza e a dover ovviare tra mille difficoltà burocratiche.

Questo mondo è fatto anche da associazioni culturali, che operano un ruolo importante, non lucrativo e comunque con insegnanti altamente qualificati, che si sono trovate ad avere le stesse difficoltà delle scuole e che hanno saputo fronteggiare la situazione senza perdersi di animo. Oggi parliamo di un’associazione culturale, “Musicando” (sita a Frosinone, Via Marcello Mastroianni 18), nata con lo scopo di divulgare la cultura musicale.

Parliamo con la sua presidentessa, Daniela Mizzoni, pianista diplomata al Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone. Daniela si occupa di didattica e realizza progetti esterni per le scuole materne ed è autrice di diversi libri per l’apprendimento musicale dei bambini anche di fasce di età molto basse. Infatti, i progetti di “Musicando” sono realizzati in collaborazione con scuole materne, gli asili nido, le scuole primarie e le scuole medie ad indirizzo musicale.

“Il periodo surreale che il mondo ha vissuto ha potenziato un nuovo aspetto della didattica finora sconosciuto alla quasi totalità degli insegnanti. – Racconta Daniela Mizzoni – Le problematiche legate a questo nuovo modello d’insegnamento sono state molteplici, diverse ed infinite nelle varie casistiche. Lo studio di uno strumento musicale online comporta, nello specifico, delle difficoltà aggiuntive. Esse sono contingenti alla latenza del suono, l’inquadratura delle mani e la conseguente correzione dell’impostazione delle stesse, nonché l’indicazione sullo spartito contemporanea, spesso, all’esecuzione musicale!

Le scuole di musica ed associazioni simili a Musicando offrono anche un valido appoggio didattico nel seguire i ragazzi più grandi, preparandoli agli esami nei licei musicali, conservatori, istituti parificati, oppure supportandoli nel percorso degli studi, sopperendo spesso a carenze didattiche degli istituti preposti.

Ogni disciplina ha comportato problematiche a sé, che si sono diversificate nelle loro sfaccettature, dipendenti da condizioni di connessione, ambiente familiare, capacità di apprendimento, sensibilità o predisposizione individuale.

Gli sforzi profusi sono stati enormi, ma la volontà e l’interscambio motivazionale che si è spesso creato tra insegnante ed allievo è stato produttivo e soprattutto di grande supporto psicologico nell’intento di far prevalere la passione per la musica.

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