Sciolto il nodo del concorso straordinario: si terrà dopo l’estate e consisterà in una procedura a domande aperte, al posto della criticatissima prova a crocette. Accedono a questa prova concorsuale, è bene ricordarlo, i docenti con almeno tre anni di servizio nella scuola statale.
Il risultato, però, è arrivato dopo una notte lunga e costellata di contrattazioni: Lucia Azzolina ha difeso il bando di concorso originario finché le è stato possibile, ma la maggioranza non poteva spaccarsi sulla questione concorsi.
La modifica, infatti, è stata sostenuta con forza dal PD e da Leu.
Resta da capire come si attuerà la modifica, tenendo conto che i bandi di concorso sono già usciti e che le procedure di iscrizione inizieranno proprio nei prossimi giorni.
Si inizia a sentir parlare anche di graduatorie provinciali: ad oggi, l’aggiornamento è previsto per il prossimo anno, ma sembra che anche su questa decisione il ministro stia tornando indietro.
Intanto, arriva la conferma: da settembre si torna a scuola in presenza e si manda in soffitta, almeno fino a tutta la secondaria di primo grado, la didattica a distanza.
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