Boris Johnson si dimette

Circolavano da un po’ di tempo le voci sulle dimissioni del primo ministro inglese. Ieri, 7 luglio 2022, è arrivata la conferma: ha presentato formalmente le sue dimissioni da leader del partito Tory dopo che il suo governo si è sbriciolato. La Brexit non ha portato proprio fortuna caro ministro!

Boris, però, intende onorare i suoi compiti fino alla fine del suo mandato ovvero non prima di ottobre. Nessun voto di fiducia.

Le ragioni delle sue dimissioni.

La sua decisione è stata quasi obbligata, soprattutto dopo che decine di suoi collaboratori e ministri hanno lasciato la propria poltrona, precisamente 59. Tra questi ci sono l’inviato al commercio Richard Graham, la viceministra all’ambiente Rebecca PowSajid Javid (Salute), Rishi Sunak (il Cancelliere dello Scacchiere). Di oggi, sono le dimissioni di James Cartlidge, ministro della Giustizia. 

Le dimissioni sono arrivate dopo l’ennesima gaffe di Johnson a Downing Street durante un party (party gate) che non aveva proprio l’aria di uno che seguiva le norme anti – Covid. Ma non è stata l’unica goccia che ha fatto traboccare il vaso: c’è il caso di Christopher Pincher – alleato di Boris e deputy chief wip, incaricato di sorvegliare la disciplina del gruppo di maggioranza alla Camera dei Comuni – accusato di essersi ubriacato in un gentlemen club di Londra e di aver molestato due uomini, incluso un altro deputato. Johnson avrebbe commesso l’errore di insabbiare il tutto.  

Le dichiarazioni di Johnson.

«È chiara ora la volontà dei parlamentari del Partito Conservatore, ci deve essere un nuovo leader del partito e quindi un nuovo primo ministro. Oggi ho nominato il nuovo Governo, che sarà in carica finché il nuovo leader sarà nominato». Un primo ministro alquanto amareggiato per come è finito il suo governo: sedotto e abbandonato! 

Il toto – successore inglese non tarda ad arrivare: tra i nomi papabili ci sono l’ex-cancelliere Rishi Sunak, l’ex-ministro della Sanità Sajid Javid, il rivale Jeremy Hunt, la ministra degli Esteri Liz Truss e il ministro della Difesa Ben Wallace. La più quotata, però, è la viceministra alle politiche commerciali Penny Mordaunt, che attualmente secondo i. Per i bookmaker di Sky Bet Mordaunt viene data 9 a 2 come Sunak, mentre Wallace è dato 6 a 1 e la ministra degli Esteri Liz Truss 8 a 1.

Lopposizione.

Ovviamente, i primi a festeggiare il successo delle dimissioni inglesi è stato il partito Laburista britannico capeggiato da Sir Keir Starmer. Ha dichiarato questo: <<Il cambiamento di cui abbiamo bisogno non è solo al vertice, abbiamo bisogno di un cambio di governo. C’è bisogno di un governo laburista>>. 

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