Da Franco a Pinochet, dittature anni ‘70

1973. Mezzo secolo fa due avvenimenti di particolare violenza e ispirati da ideologie politiche di segno opposto colpirono l’opinione pubblica mondiale.

L’11 settembre in Cile il feroce colpo di stato del generale Augusto Pinochet rovesciò il regime democratico presieduto da Salvador Allende, che trovò la morte all’interno del Palazzo della Moneda. Probabilmente non fu estranea a quel drammatico evento la morte del poeta Pablo Neruda, amico e sostenitore di Allende, deceduto il 23 settembre dello stesso anno all’ospedale di Santiago dopo che gli era stata praticata un’iniezione da molti ritenuta letale.

Il 20 dicembre 1973 a Madrid un attentato dinamitardo provocò la morte di Luis Carrero Blanco, capo del governo spagnolo e destinato alla successione dell’ormai anziano dittatore Francisco Franco. Fu un attentato violentissimo: una carica di esplosivo posta al di sotto della strada scagliò in aria l’autovettura su cui viaggiava il ministro per oltre 30 metri. La scena è stata riprodotta con straordinario verismo nel film Ogro di Gillo Pontecorvo con Gian Maria Volonté.

Pare potersi affermare che negli anni ’70 le dittature militari – la loro permanenza al potere, l’aspirazione di taluni ad instaurarle, ovvero l’aspirazione di altri a rimuovere quelle esistenti – erano il leit motiv del panorama politico di vaste aree del mondo.

In Argentina nel 1976 prese il potere con un colpo di stato la dittatura militare di Jorge Rafael Videla. Fu anch’essa una dittatura particolarmente spietata che tutti ricordiamo per la drammatica sorte dei desaparecidos.

Anche il Brasile fu retto da una dittatura militare dal 1964 al 1985.

Non diversa fu in quegli anni la situazione nell’Europa meridionale.

Del regime franchista in Spagna si è accennato, mentre in Portogallo la morte del dittatore

Antonio de Olivera Salazar nel 1970 non pose immediata fine al regime autoritario che cessò solo nel 1974 in seguito alla Rivoluzione dei Garofani.

Infine, in Grecia, il colpo di stato del 1967 portò alla dittatura nota sotto il nome di regime dei colonnelli. La democrazia fu ristabilita nel 1974.

Il paese dell’Europa mediterranea che andò esente da simili destini fu l’Italia. Non mancarono certamente le tentazioni in tal senso, concretizzatesi in oscure trame golpistiche e strategia della tensione. Ma l’Italia seppe resistere, forse perché la recente drammatica esperienza del ventennio fascista aveva creato anticorpi sufficientemente efficaci.

Oggi fortunatamente la stagione delle dittature militari nell’area mediterranea e in America Latina è solo un lontano ricordo. Nessuna indulgenza dobbiamo riservare nei confronti dei misfatti consumati in quel periodo, e ciò rimane vero anche se altri virus, forse ancora più infettanti, minano il quadro geopolitico attuale fino al punto di farci temere per la pace mondiale.

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