“Dialogues des Carmélites” apre la stagione dell’Opera di Roma

Grande attesa per la prima di Dialogues des Carmélites, titolo di punta della nuova stagione 2022-2023 del Teatro dell’Opera di Roma, in scena il 27 novembre.

A portare sul palco il capolavoro del compositore francese Francis Poulenc sarà Emma Dante, che ne ha curato la regia, accompagnata sul podio da Michele Mariotti, che farà il suo debutto nel ruolo di Direttore musicale.

«Indago i Dialogues partendo dal desiderio di scoprire l’intimità delle protagoniste, le loro stanze segrete in cui sono ancora donne pervase dai ricordi e dai desideri» ha affermato Emma Dante, raccontando come si sia ispirata ad alcuni ritratti dell’artista Jacques-Louis David per la sua regia. «Ho immaginato le origini delle carmelitane, attraverso la semplicità e la loro bellezza di donne, mettendo da parte il rango sociale, e mostrandole, come nei dipinti settecenteschi, esclusivamente per le loro qualità».

La storia, in tre atti e dodici quadri, racconta l’esecuzione avvenuta a Parigi il 17 luglio del 1794, in pieno regime del Terrore, di sedici suore carmelitane che rifiutarono di rinunciare ai loro voti, divenendo poi note come le martiri di Compiègne.

L’opera, tratta dai Dialoghi di Georger Bernanos pubblicati nel 1949 come sceneggiatura di un film, venne composta da Poulenc nel 1953. Il libretto ottenne un grande successo, tanto da arrivare alla prima rappresentazione in assoluto dei Dialogues al Teatro alla Scala di Milano il 26 gennaio 1957.

A riportare in scena le carmelitane quest’anno al Costanzi saranno i soprano Corinne Winters, nei panni di Blanche de la Force, e Anna Caterina Antonacci, che interpeterà Madame de Croissy. Ewa Vesin sarà Madame Lidoine, Ekaterina Gubanova Mère Marie de l’Incarnation, Jean-François Lapointe il Marquis de la Force e Bogdan Volkov il Chevalier de la Force. Completano il cast Emöke Baráth (Soeur Constance de Saint-Denis), Krystian Adam (L’Aumônier du Carmel), Alessio Verna (Le Geôlier e II Commissaire), William Morgan (I Commissaire), Roberto Accurso (Officier).

Assieme a loro anche tanti giovani talenti provenienti dalle ultime edizioni di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma: Irene Savignano (Mère Jeanne de l’Enfant-Jésus), Sara Rocchi (Soeur Mathilde) e Andrii Ganchuk (Thierry e Javelinot). A guidare il Coro del Teatro dell’Opera di Roma il maestro Ciro Visco.

Le scene e i costumi a cura di Carmine Maringola e Vanessa Sannino, mentre alle luci Cristian Zucaro. Sandro Campagna ai movimenti coreografici.

«Sono passati 65 anni dalla prima rappresentazione – dice Michele Mariottie in questi anni, al di là delle intenzioni degli autori, l’opera è stata oggetto di letture contrastanti. C’è chi li ha approvati come salutare alternativa alle asprezze delle avanguardie e chi criticati come partitura conservatrice. Lo stesso soggetto, a seconda dei punti di vista, è stato esaltato come condanna della Rivoluzione francese e dei suoi eccessi, o denigrato in quanto reazionario. Il passare del tempo ha dimostrato la sterilità di queste polemiche e ci permette oggi di superarle: sia il testo di Bernanos sia la musica di Poulenc sono ormai universalmente riconosciuti come vertici del teatro musicale del Novecento, che siamo particolarmente felici di presentare per questa inaugurazione di stagione».

La prima rappresentazione delle Carmelitane coincide con un’altra data molto importante per l’Opera di Roma, che ha visto la sua prima alzata di sipario su una stagione operistica al Teatro Costanzi nel 1880. Una scelta precisa, fortemente voluta dal sovrintendente Francesco Giambrone e dallo stesso direttore Mariotti, che accompagnerà le prossime aperture di stagione fino al 2025.

Dopo la prima di domenica 27 novembre (ore 19.00), trasmessa in diretta su Rai5 e Radio3, “Dialogues des Carmélites” sarà in replica martedì 29 (20.00), venerdì 2 dicembre (18.00), domenica 4 (16.30), martedì 6 (20.00). Venerdì 25 novembre, alle ore 19.00, ci sarà l’Anteprima Giovani riservata ai minori di 26 anni.

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