Un omaggio a un grande protagonista del Salone: Ernesto Ferrero

Nella giornata di sabato si è tenuto un omaggio a Ernesto Ferrero, momento commovente insieme a figure che gli sono state accanto nella sua vita professionale, ma tra le persone in sala anche la famiglia. Venuto a mancare il 31 ottobre del 2023, Ferrero è stato per diversi anni direttore artistico del Salone Internazionale del Libro di Torino, nello specifico dal 1998 al 2016. Scrittore, critico letterario e traduttore, ha lavorato sin dal 1963 presso la Giulio Einaudi iniziando come ufficio stampa, poi come direttore letterario e infine come direttore editoriale. 

Nel 2000 vince il Premio Strega con N, libro dedicato ai trecento giorni dell’esilio di Napoleone sull’Isola dell’Elba. 

I protagonisti in sala, tra i tanti Alessandro Barbero, Paolo Giordano, Chiara Fenoglio, omaggiano Ernesto Ferrero con la lettura di alcune sue pagine. Alcuni decidono di lasciare direttamente alla pagine letta la spiegazione della loro scelta, altri dedicano anche alcune parole per ricordare non solo la figura di Ferrero ma anche il rapporto avuto, raccontando aneddoti o condividendo alcune mail come lo stesso Giordano.

Walter Barberis apre le letture partendo con il libro dedicato a Italo Calvino (2023) in cui Ferrero ricostruisce il pensiero dell’autore. Anche Fenoglio lo riprende leggendo la pagina dedicata a Torino. Nell’ultimo suo libro Ferrero, viene sottolineato, dà ai lettori un ritratto che nessuno aveva mai realizzato su Italo Calvino.

Grande entusiasmo per la presenza di Alessandro Barbero che con ironia spiega il motivo della sua scelta, ovvero l’incipit delle Lezioni napoleoniche (2014) di Ferrero. Barbero è spinto ovviamente dalla vicinanza alla tematica storica trattata, egli stesso ha scritto infatti La battaglia. Storia di Waterloo (Edizioni Laterza, 2003) e riprende da entrambi i libri l’importanza delle citazioni. Barbero sottolinea come nella pagine dello scrittore torinese vi sia una delle rappresentazioni più lucide della figura di Napoleone, ma soprattutto la spiegazione del perché ancora oggi questo personaggio della storia sia ancora adorato.

Paolo Giordano racconta di aver ripreso negli ultimi giorni le mail scambiate con Ferrero nel 2008. Ricorda i momenti vissuti insieme non solo per la sua carriera di scrittore, ma anche nel corso del Premio Strega e sottolinea la capacità di Ferrero di metterci dell’affetto anche nelle discussioni. Giordano legge l’ultimo passo di Album di famiglia. Maestri del Novecento ritratti dal vivo, in cui si descrivono gli scrittori come una vera e propria comunità. Emoziona questo pezzo letto davanti non solo ai protagonisti della letteratura contemporanea, ma anche alla famiglia di Ferrero che ha avuto la capacità di riunire intorno a sé diverse figure facendole sentire parte di un’unica cosa. 

Nel corso dell’incontro si leggono anche le pagine di Ernesto Ferrero dedicate a Primo Levi, ma anche le pagine di quest’ultimo come Ranocchi sulla luna e altri animali, edizione curata da Ferrero.

Riprendendo dunque quel passo di Album di famiglia, ancora una volta Ferrero riesce a unire in sala diverse figure, tra scrittori, protagonisti della letteratura e dell’editoria, storici, ma soprattutto una platea fatta di giovani lettori.

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