G20, il caso Lavrov

Nella giornata di ieri, 15 novembre 2022, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha lasciato il vertice G20 a Bali ed è stato sostituito dal ministro delle finanze russo Antonio Siluanov. Un chiaro segnale quello dei russi di fronte alla forte posizione dell’Occidente che vuole a tutti i costi isolare la Russia dopo l’interminabile guerra in Ucraina. Infatti, cosa poteva aspettarsi se non, da una parte, freddezza dei leader occidentali e, dall’altra, la cautela degli alleati tradizionali come Cina ed India. I primi evitando e rimandando la foto di rito del gruppo del summit perché non vogliono farsi ritrarre – europei ed americani – insieme all’inviato di Putin, i secondi perché effettivamente sono preoccupati dall’andamento della guerra e dalle sue conseguenze economiche. Conseguenze che gravano non solo sull’Ucraina, ma anche su tutto il resto del mondo. 

La sua dipartita, addirittura, è stata associata alle notizie – rivelatesi false – di un ipotetico ricovero sull’isola per problemi cardiaci. Eppure non è così: si è fatto riprendere dalla sua portavoce in tenuta casalinga (t-shirt e bermuda) fuori al terrazzo, sorridente, con l’iPhone dell’ultimo modello ed un Apple Watch al polso smentendo l’ospedalizzazione. Beffe all’Occidente, ma consenso alla merce americana! 

Parlando al G20

Lavrov ha bocciato tutte le proposte di risoluzione del conflitto ucraino presentate all’assemblea dal Presidente stesso del Paese invaso, Volodymyr Zelenskji. Inaccettabili, irrealistiche ed inadeguate, secondo lui. Ancora, pone il carico da novanta quando afferma che vuole vedere azioni reali e concrete da parte dell’Occidente nel convincere Zelenskji a negoziare. 

Ricominciano, dunque, gli attacchi agli USA per essere stati loro la causa è i responsabili di questa guerra. Sermoni ripetuti e ribattetti anche personalmente al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz. Macron chiarisce che vuole mantenere aperta la porta per poter trovare punti di accordo direttamente con Putin per risollevare e risolvere la situazione. Versione confermata anche dal cancelliere tedesco il quale sostiene che mantenere il dialogo con entrambi i fronti aiuta a vedere le cose in maniera concreta. 

Secondo Lavrov, la responsabilità di questa guerra è chiara a tutti i paesi dell’Occidente, loro sanno chi è stato effettivamente il colpevole. E nessuno avrebbe il coraggio di ammettere che Mosca ha effettivamente ragione, soprattutto durante il G20 che è stato interamente politicizzato dall’Occidente.

Ma ciò che ci sfugge da un po’ di tempo sono le considerazioni effettive dell’Onu o di chi lo rappresenta. Cosa ha pensato effettivamente il segretario generale Antonio Guterres? Riuscire,o a scoprirlo primo o poi?

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