Gocce di Laboccetta: quel Bacio che non ti aspetti

“Mi dà un cazzotto per favore?” Entrereste in un negozio ponendo una simile domanda? Probabilmente no e sareste dello stesso avviso dell’imprenditore Giovanni Buitoni che ha raccontato l’aneddoto nel suo libro “Storia di un imprenditore” edito da Longanesi.

Siamo in piena epoca fascista, il 1922 è l’anno che vede la nascita di uno dei prodotti più noti e più dolci del Made in Italy, il Bacio Perugina. In pochi sanno che la delizia creata da Luisa Spagnoli, era stata inizialmente chiamata “cazzotto” per via della sua iconica forma somigliante a un pugno chiuso. Fu proprio Giovanni Buitoni a modificarne il nome scegliendo quello che ne fece la fortuna: Bacio. Eccellenti materie prime, un morbido ripieno di gianduia, fragranti nocciole ricoperte dal Fondente Luisa, danno vita a uno squisito capolavoro che ha anche la certificazione Kosher. Il prodotto si distingue anche nel campo della pubblicità. La campagna fu guidata da uno dei più importanti cartellonisti pubblicitari italiani, noto grafico e disegnatore, Francesco Seneca. Sembra che proprio quest’ultimo, ispirato da alcuni messaggi d’amore che la Spagnoli avrebbe scritto all’amato Buitoni, abbia inserito i noti cartigli nell’involucro del cioccolatino. Oggi le frasi sono tradotte in più lingue, sinonimo del grande successo riscosso dalla piccola delizia partita dalla fabbrica di Perugia. Lo stesso Mussolini, visitò questo fiore all’occhiello dell’industria italiana affermando: “Vi dico e vi autorizzo a ripeterlo che il vostro cioccolato è veramente squisito”. Le leggi autarchiche del Duce però mettono a dura prova i rifornimenti di cacao e così dal 1926, la Spagnoli inizia a produrre caramelle. Parallelamente, la pioniera dell’imprenditoria italiana si lancia anche nell’industria della lana d’angora. Grazie all’invenzione del figlio Mario, con uno speciale pettine, recuperano la pregiata lana senza ferire i coniglietti. Nasce così la linea d’abbigliamento Luisa Spagnoli, nota anche per tale pregiato filato naturale.

Nel 1935, a soli 57 anni, si spegne una delle più influenti figure femminili del secolo scorso. Una paladina dei diritti che ha introdotto la nursery in fabbrica e il diritto all’allattamento. Una donna eccezionale che ha contribuito a rendere grande il made in Italy e le cui produzioni addolciscono le persone in ogni angolo del mondo. Orgoglio ed esempio per tutti noi, non solo quando ci scambiamo i suoi dolci Baci, mancati ‘Cazzotti’.

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