Governo: dal tetto al contante ai pagamenti elettronici

C’è un tema economico che sta infiammando il dibattito: il tetto massimo all’utilizzo del contante ora a 2 mila euro.

L’opinione pubblica è divisa tra chi lo alzerebbe e chi no. La medesima divisione è presente anche, oltretutto, tra le forze politiche.

C’è chi prevede e denuncia un aumento dell’evasione; al contrario, c’è chi vorrebbe alzarlo per omologare il Paese agli altri stati membri dell’Ue. Questo perché l’Italia è uno dei paesi dove il tetto al contante è più basso, Preceduto solamente i da Grecia, Francia e Portogallo. È anche, però, uno dei paesi con tasso di evasione più alto e il Governo Meloni ha avanzato varie proposte in merito.

L’ipotesi originaria della maggioranza prevedeva un tetto a 5 mila euro, fortemente criticata dalle opposizioni parlamentari. Come immaginabile, quindi, non si è giunti a una soluzione condivisa.

Per questo, il 7 dicembre, l’Ue ha scelto di pronunciarsi fissando un tetto per tutti i Paesi membri a 10 mila euro e che i governi nazionali potranno abbassare.

Il provvedimento dell’Ue tiene conto del regolamento antiriciclaggio (AML) e della nuova direttiva (AMLD6).

Della decisione si è detto soddisfatto il ministro Salvini che ha espresso la sua opinione attraverso un tweet.

Un messaggio pungente rivolto all’opposizione e ai critici.

Un altro nodo economico da sciogliere è quello del POS. I commercianti lamentano costi di installazione elevati, aggravati dalle commissioni per le transazioni.

 Anche in questo caso sarebbe utile omologarsi agli altri paesi Ue, dove vengono preferiti e favoriti i pagamenti elettronici.

Questo per due semplicissimi motivi: comodità e legalità. Infatti, tramite questo tipo di transazioni viene limitata la possibilità di evasione. Questo perché i pagamenti elettronici sono tutti tracciabili, cosa ovviamente impossibile per quelli in contanti. Ciò premesso il Governo ha ritrattato più volte riguardo a questo tema, prima introducendo delle sanzioni per tutti i commercianti che rifiutavano di ricevere il pagamento dei clienti attraverso carta di credito o debito, poi, alzando a 60€ il tetto sotto il quale il commerciante poteva liberamente rifiutarsi di accettare il pagamento tramite carta.

A questo punto è lecito chiedersi: la decisione sul POS arriverà dal Governo o, anche in questo caso, sarà necessario l’intervento dell’Ue?

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