Il pensiero della settimana: la magia del Natale

Ogni anno si rinnova il momento magico delle feste natalizie, ricorrenza anacronistica per la sua essenza strettamente evocativa e ricca di significati, in contrasto o forse ben amalgamata all’evoluzione sociale e immagine evocativa che ben si addice ad una meditata campagna di marketing.

Quante volte, parlando con i nostri nonni, abbiamo sentito pronunciare queste parole “ai miei tempi il natale aveva tutto un altro sapore, si aspettava con gioia questo periodo per poter stare tutti insieme”. Oppure “quando ero una ragazza/o il natale era il momento che tutti aspettavamo per ricevere il dono tanto desiderato, una chitarra, un nuovo paio di scarpe, un cappotto o semplicemente per mangiare quel piatto costoso che non era presente sulle nostre tavole durante tutta la durata dell’anno.”

Infondo, se ci soffermiamo a pensare, le nostre vite sono molto piu’ simili di quanto pensiamo.

Tu come hai passato le feste di natale? Hai scelto il calore della famiglia oppure, per motivi legati al lavoro, all’amore, o a qualsiasi altra motivazione, hai vissuto un esperienza differente dalla piu’ comune e conosciuta?

Qualsiasi sia stata la tua esperienza non temere, sicuramente qualcun altro ha vissuto qualcosa di simile.

Come accennato in precedenza il Natale è il momento dell’anno che è stato bagnato dalla storia degli ultimi millenni di vari significati, in primis religiosi, di umanità, amore e solidarietà.

Con l’evoluzione del tempo e il cambiamento sociale è diventata pian piano una classica festa consumistica, si da maggiore importanza al dono che al tempo che ci viene regalato per poter passare del tempo con i nostri cari;  ci si ingozza di pietanze che un tempo erano sicuramente presenti con meno frequenza sulle nostre tavole ed invece oggi possiamo acquistare e consumare con una facilità disarmante.

Preferiamo utilizzare questo tempo per poter festeggiare in strada prima del cenone con aperitivi alla presenza dei nostri amici che vediamo pochissimo durante l’anno, ci mettiamo in mostra, ci vestiamo di tutto punto e utilizziamo questi giorni come passerella sulla quale camminare fumosi e smaglianti.

Il tornado di pensieri che sta affollando queste righe può sembrare ai piu’ disorganizzato e tormentato come la risacca marina ma è semplicemente la normale forza vitale dei pensieri che incalzano nella mia testa provando a dare una spiegazione al se questa festa ha ancora un senso o forse no.

Beh, nonostante sulla bilancia ci siano lati negativi e positivi che spingono saltellando sui piatti argentati per poter pesare di più, sento dentro una sensazione calda ed amorevole che mi porta ad affermare che questa festa è ancora davvero importante.

Tralasciando la componente religiosa, che di per se ha un gran valore ma che è quasi del tutto dimenticata, possiamo analizzare quanto sia ancora davvero importante questa festa, perché anche se bagnata di un qualsiasi lato negativo, ci permette ancora nella maggior parte dei casi di fermare la routine lavorativa, mettere da parte le preoccupazioni e cercare anche affannosamente di condividere del tempo con i nostri cari.

In una società che va così veloce, e non ci da del tempo per noi stessi, anche una festa consumistica e oramai anacronistica è ancora in realtà una grande forma di espressione dei principali valori umani, primo su tutti, mettere al primo posto il valore del tempo libero l’utilizzo dello stesso in condivisione con quello degli altri a  te prossimi.

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