Inchiostro e caffè: “De Amicitia”, la purezza di un sentimento

“L’amicizia, invece, tiene in sé uniti moltissimi beni: dovunque tu vada, la trovi; da nessun luogo è esclusa, non è mai intempestiva, non è mai molesta; sicché non dell’acqua, non del fuoco ci serviamo, come si dice, in più occasioni che dell’amicizia.”

Il De Amicitia, opera del famoso oratore latino Marco Tullio Cicerone, è un dialogo di carattere filosofico tra Muzio Scevola, Gaio Fannio e Gaio Lelio sulle sfumature dell’amicizia. Cicerone, pur ispirandosi a principi della visione epicurea e di quella stoica nella descrizione del sentimento dell’amicizia, aveva una grande autonomia di ricerca e non ha mai aderito totalmente a nessuna scuola filosofica, rendendo l’opera una densa descrizione di sentimenti sinceri. 

È un trattato morale appassionato, nel quale si fondono insieme la tradizione etico-teologica greca e la concezione romana del diritto. Dell’opera non deve, però, essere privilegiato il carattere filosofico, ma devono essere messi in luce anche gli avvenimenti contemporanei e tumultuosi che costituiscono lo sfondo sul quale si poggia l’intera dialogo. 

Adottando l’ideale ellenico della filantropia e rievocando la figura dell’amico Scipione l’Emiliano, Lelio intrattiene i propri interlocutori e traccia un profilo del valore e della natura dell’amicizia. Nonostante per i Romani l’amicitia fosse, soprattutto, creazione di legami politici, Cicerone cerca di ridefinire i confini del rapporto di amicizia, scegliendo legami più sinceri e allargando anche la base sociale delle amicizie. Nei paragrafi 20-22, Lelio descrive la sua idea di amicizia – una delle cose migliori data agli uomini – che è un accordo tra le cose divine e umane, accompagnato dall’affetto, e continua elencando gli aspetti positivi di questo sentimento: avere qualcuno al quale raccontare tutto, con il quale condividere la buona fortuna e sopportare la cattiva sorte. 

L’amicizia è un legame impegnativo che coinvolge interamente l’anima e che talvolta la fa soffrire,  ma quello descritto da Lelio è puro e mira soltanto al bene reciproco e della quello della società. La facilità dell’uomo a creare legami non deve essere, però, confusa con il sentimento descritto nel De Amicitia: infatti tale legame, pur trovandosi ovunque, non è molesto e non è intempestivo. Amicizia è soprattutto vivere insieme i momenti felici. È alleviare la difficoltà di momenti difficili. È supporto. È confronto. È soprattuto condivisione di interessi, di progetti, di idee.

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