Lusia Harris, il tornado del Basket

Lusia Harris,  classe 1955, nata e cresciuta nel Mississipi , si rivela fin da giovanissima un grande talento del basket.

Gli esordi

 Era il punto fermo che ha guidato la squadra di basket femminile della Delta State University a tre campionati nazionali consecutivi a metà degli anni ’70. Nel 1992 ha ottenuto il grande riconoscimento di apparire nella “Basketball Hall of Fame” come prima donna nera e prima giocatrice universitaria ad essere scelta. Si é spenta quest’anno, nel mese di Gennaio, dopo 66 anni di una splendida carriera come atleta, da incredibile guerriera; una donna che ha cambiato la storia per sempre. La Harris, una campionessa che non mai sbagliato un tiro e non solo: viene ricordata come una grande motivatrice, che credeva nel valore del gioco di squadra e amava spronare le sue compagne di squadra animatamente durante ogni torneo. Credeva che fosse la ricetta migliore per ambire al successo. Venne scelta per il team US nel 1975.

Aveva una media di 25,9 punti e 14,4 rimbalzi a partita alla Delta State, a Cleveland, Mississipi, e segnò anche i punti di apertura quando il basket femminile fu giocato per la prima volta alle Olimpiadi, a Montreal nel 1976.

Durante quell’occasione conquistò il primo argento olimpico della storia del basket femminile , entrando nel primato olimpico e nel cuore di milioni di tifosi. Era divenuta una vera star ed era affiancata dalle guerriere Nancy Lieberman e Ann Meyers, due future Basketball Hall of Famers. La reginetta segnò inoltre i primi punti nella storia olimpica femminile nella partita di apertura contro il Giappone, che gli Stati Uniti hanno perso.

Un tuffo breve nell’NBA , prima donna mai selezionata

Dopo un’eccelsa carriera a livello nazionale e olimpico, il New Orleans Jazz le propose nel 1977 di giocare in una squadra maschile – contro gli uomini – in NBA. L’atleta rifiutò l’offerta. Nel documentario dedicatole dal New York Times ha raccontato: “Ho pensato che fosse una trovata pubblicitaria. Mi sentivo come se non pensassi di essere abbastanza brava”. Anni dopo scoprì di soffrire di un disturbo bipolare. La sua enorme resilienza però sembrava essere il suo diversivo alla malattia: la Harris ha lavorato come consulente per le ammissioni e co allenatrice di pallacanestro femminile alla Delta State University; ha giocato per gli Houston Angels della lega professionale di pallacanestro femminile durante la stagione 1979-80 e ha allenato la squadra di basket femminile della Texas Southern University dal 1984 al 1986.

Ha conseguito in seguito un master in educazione speciale alla Delta State nel 1984, ha insegnato educazione speciale e ha allenato la pallacanestro nelle scuole superiori del Mississippi. Si è ritirata quasi 20 anni fa, ma ha lasciato il segno nella storia americana per il suo talento, per l’umiltà e per la sua grande forza d’animo.

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