Nutri-score: No grazie!

Negli ultimi mesi sono diverse le occasioni in cui ho espresso oggettive perplessità attorno al Nutri-score, l’etichetta fronte-pacco molto discussa a livello europeo e già adottata volontariamente da alcuni stati membri come la Francia o il Belgio.

Questo sistema prevede l’utilizzo del semaforo con i tre colori, rosso giallo e verde, per indicare al consumatore in modo immediato se si tratta di un alimento buono o meno buono per la nostra salute. Siamo però di fronte ad un sistema che non permette ai cittadini di fare una scelta consapevole, basata su criteri scientifici, oltre ad essere fuorviante sotto ogni punto di vista.

Le problematiche riscontrate sono molteplici, ma vorrei condividerne alcune con voi. Innanzitutto, in generale l’etichetta fronte-pacco dovrebbe rappresentare uno strumento con cui dare al consumatore ulteriori informazioni rispetto a quelle già contenute nell’etichetta retro-pacco ma soprattutto sintetizzarle per renderle immediate e garantire una scelta responsabile.

Purtroppo non è semplice tradurre e sintetizzare in simbologia un alimento e le sue caratteristiche e sicuramente non può essere un sistema a semaforo, con tre colori, a fornire tutte le indicazioni nutrizionali richieste in maniera esaustiva.

È importante che i cittadini siano educati al mangiar sano, ma anche resi consapevoli che spesso sono le quantità eccessive e la mancanza di attività motoria e non gli alimenti di per sé a essere il problema e la causa di alcune malattie.

Un’eccessiva semplificazione rischia di portare alla demonizzazione di alcuni prodotti, etichettati come rossi e quindi pericolosi, senza considerare il loro reale contributo in una complessiva dieta variegata.

Inoltre questo sistema prende come misura di riferimento 100 g/ml di prodotto e di conseguenza un prodotto come l’olio d’oliva verrebbe etichettato come rosso, mentre sappiamo tutti che la quantità di olio utilizzata giornalmente è di gran lunga inferiore a 100 g/ml e che l’olio d’oliva possiede delle qualità nutritive eccezionali oltre che essere uno degli alimenti base della nostra cucina e della dieta mediterranea.

Al nostro parmigiano reggiano o al prosciutto di Parma toccherebbe la stessa fine. Sicuramente il sistema Nutri-score etichetta prodotti alla base della nostra cultura alimentare come nocivi senza alcuna ragione scientifica. Salute e benessere dei cittadini, ma anche protezione dei consumatori: dovrebbero essere queste le priorità alla base di un sistema di etichettatura e non un sistema che mira a suscitare sensi di colpa nei cittadini che si trovano a fronteggiare la scelta tra rosso o verde.

Nei mesi scorsi il nostro Paese ha presentato a Bruxelles la proposta alternativa del NutrInform dove nell’etichetta viene utilizzato il simbolo della batteria che tiene conto del valore nutritivo di quell’alimento rispetto al complessivo apporto giornaliero.

A differenza di Nutri-score, l’etichetta NutrInform Battery è più completa e si pone come un metodo che, unitamente alla necessaria educazione alimentare e al corretto stile di vita, contrasta le patologie legate ad abitudini alimentari sbagliate.

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