Perché leggere “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen

Vivace e variopinto spaccato della vita nella società inglese di fine ‘700, “Orgoglio e pregiudizio” può essere considerato il capolavoro della scrittrice inglese J. Austen, certamente il suo romanzo più famoso  e amato da intere generazioni di lettori. Ne sono state tratte anche varie e fortunate versioni cinematografiche molto affascinanti e degne di nota, ma è il romanzo che rimane veramente nel cuore.

Il libro ci parla attraverso i suoi  personaggi principali, diventati proverbiali, come Lizzy, Mr. Darcy, Mrs Bennet, dei loro sentimenti, le preoccupazioni, le gioie e i dolori, che ci fanno conoscere e apprezzare il modo di vivere, di amare, di pensare, insomma  la mentalità dell’epoca e che possiamo racchiudere nel celebre incipit del romanzo: <<È cosa ormai risaputa che a uno scapolo in possesso di un’ingente fortuna manchi soltanto una moglie …>>.

Da ora in poi la nostra autrice ci trascina tra la multiforme e variegata umanità nella tranquilla campagna inglese di fine ‘700, nel suo mondo, un mondo che lei analizzava e scrutava con fine psicologia, un mondo che conosceva molto bene.

L’incipit del romanzo ci fa subito capire la mentalità e le preoccupazioni dell’epoca, che è poi quella della “volubile” e “poco colta” Mrs Bennet, così la definisce la Austen, per cui <<il più grande obiettivo della sua vita era di far sposare le figlie>>, tutto ruoterà intorno a lei e alle sue cinque figliole in “età da marito”.

Jane Austen descrive in modo esemplare la mentalità del tempo, e quelle che erano le maggiori aspirazioni della società benestante in quel periodo, mentalità a cui lei invece, donna colta con interessi letterari, particolare già sospetto in una donna del periodo, si ribellerà, non si sposerà mai, cosa insolita per l’epoca, dedicandosi completamente alla scrittura, soffrendo per quel legame, così ben descritto nei suoi romanzi, tra matrimonio e convenienza, su cui si dovevano basare tutte le relazioni approvate dalla società.

Lei sa che nessun amore è tale se non è contrastato, affermazione forse oggi fuori moda, anacronistica, certamente molto romantica, nel senso più ampio del termine. E quale è stata, da sempre in tutte le epoche, la prima e principale motivazione di contrasto, perché un matrimonio venisse considerato non conveniente? Sicuramente la differenza economico-sociale.

È ancora lontana la concezione del matrimonio come coronamento di un sogno d’amore, tutti i personaggi della Austen soffrono per questo: vivono, amano, si battono. Le sue eroine, sì al femminile, mostrano vivaci caratteri, sono psicologicamente descritte in tutte le loro sfaccettature.

Capolavoro della sua creazione sono i personaggi di Lizzy e Mr Darcy. Lizzy è una ribelle, odia le apparenze e le convenzioni sociali, ha carattere, ama leggere è sensibile e intelligente, possiamo considerarla l’alter ego della nostra scrittrice. Un giorno incontrerà uno scontroso e burbero Mr Darcy, almeno così tutti lo considerano, nonché ricchissimo,  e lei lo troverà estremamente antipatico.

Ci sono tutti i presupposti per una grande storia d’amore. Da qui una girandola di  equivoci, avvenimenti, incomprensioni, che rivelano una scrittrice dotata di una sottile capacità di penetrazione psicologica dell’animo umano , specialmente quando si trova coinvolto in quel profondo mistero dell’amore, reso più complicato dall’essere contrastato dalla società.

Romanzo da conoscere, sì certamente, perché dentro ognuno di noi c’è un/a ragazzo/a che soffre per amore e, nonostante tutto, non smette di sognare.

“Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, edito da Theoria

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