Perché leggere “Un uomo” di Oriana Fallaci, l’eroe solitario contro la tirannia

Un romanzo vero, doloroso, complesso come la vita, scritto nel 1979 da una delle più grandi  e controverse scrittrici del nostro secolo, sicuramente una delle testimoni più acute e sensibili.

Ambientato in Grecia, durante la feroce tirannia dei colonnelli, in “Un uomo” Oriana Fallaci ci racconta la vera storia di Alekos Panagulis, con il quale lei ebbe un’intensa relazione. Un eroe solitario, un fiero oppositore della dittatura, che ha il coraggio di lottare per la libertà, valore che nel romanzo appare per il suo protagonista come un valore assoluto, per il quale morire se necessario.

 Come per tutti i veri eroi, è il dolore che pervade la vita di Panagulis, il dolore e la rabbia sono i sentimenti che lo sostengono nella lotta.

È la sofferenza di chi combatte da solo contro tutti,  la sofferenza di vivere senza essere capiti, tradito dagli amici, osteggiato dai nemici, e da tutti abbandonato al suo destino.

La scrittrice ci narra una pagina del nostro recente passato, e lo può fare da un punto di vista privilegiato, da protagonista. Tutto, anche le cose che sono e appaiono orribili, come la tortura ad esempio, accade in Grecia, nella nostra Europa, appena ieri e ci ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, che anche noi abbiamo vissuto nella notte più buia, e non nel Medioevo, e ci ammonisce a non tornare indietro, perché tutto ciò che abbiamo e che troviamo scontato oggi, lo abbiamo guadagnato con la lotta e la vita di coloro che hanno combattuto.

Romanzo emblematico in un momento storico in cui ritorna, prepotentemente, il potere come dominio e prevaricazione attraverso l’uso della violenza, e la libertà, svuotata del suo significato più vero, appare per i più come giustificazione per fare ciò che si vuole, per il più assoluto e deleterio individualismo.

 Penna tra le più appassionate del ‘900 quella della Fallaci, capace di trasmettere passioni ed emozioni ad altissimi livelli, e possiamo affermare, senza dubbio, che “Un uomo” è il più sentito, vissuto, tragicamente vero tra i suoi romanzi.    

La  scrittura riflette passione e coinvolgimento interiore, da ogni singola frase, da ogni parola, scaturisce amore, rispetto, indignazione verso le ingiustizie, sentimenti altissimi non solo per l’uomo e la lotta che rappresenta, ma anche verso valori non più di moda oggi, in un tempo dove si abusa di tutto, perfino e soprattutto di valori come la libertà, e la lotta che si deve sostenere per affermarli. Oriana Fallaci ci mostra cos’è veramente il valore di un UOMO, un uomo che combatte da solo contro una tirannia che tortura e uccide, che priva delle libertà basilari: “-Alekos cosa significa essere un uomo? –Significa avere coraggio, dignità. Significa credere nell’umanità … Significa lottare.” (Fallaci, 1974, “Intervista con la storia”).

Nelle sue pagine c’è il senso di una VITA, la sofferenza per non tradire le proprie idee, di lottare per sé e per gli altri.

Allora sì, possiamo essere d’accordo o no, accettare o contestare questa visione della vita e della lotta, ma rispetto, solo rispetto e ammirazione davanti a un vero eroe, solitario, come solo i veri eroi possono essere, diffamato, condannato, che sa vivere fino in fondo le proprie convinzioni.

Romanzo ancora attuale, sicuramente, da leggere certamente, perché come afferma la stessa scrittrice in un’intervista a “Panorama”, è un romanzo ideologico, un romanzo-veritè, un romanzo sul potere e l’anti-potere, un romanzo moderno con elementi della tragedia greca, ma è soprattutto “Un libro sulla solitudine dell’individuo che rifiuta di essere catalogato… Un libro sull’eroe che si batte da solo per la libertà … e per questo muore ucciso da tutti: dai padroni e dai servi, dai violenti e dagli indifferenti.” Forse, possiamo aggiungere, soprattutto da questi ultimi, dagli indifferenti.

Un uomo - Oriana Fallaci - Libro - Rizzoli - BUR Best BUR | IBS

1 commento

  1. Ho letto UN UOMO, già qualche anno fa. Io stessa sono una “tosta” che ha amato la Giustizia e la Verità e che pe questo ha sofferto molto e, in qualche modo, ho pagato con qualche umiliazione che non meritavo. Col senno di poi penso che l’UOMO di Oriana avrebbe servito meglio la sua sete di Giustizia e di Verità da VIVO!

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