Più libri più liberi: Marotta e Cafiero ancora protagonisti

La casa editrice indipendente Marotta e Cafiero, con sede a Scampia, ha una
lunga tradizione alle spalle. A soli 19 anni, Rosario Esposito La Rossa la prende in gestione, iniziando a pubblicare grandi scrittori napoletani come Bernai, Domenico Rea e Raffaele La Capria. Successivamente, la casa editrice ottiene i diritti d’autore delle grandi firme americane, come Steven King ed europee come Daniel Pennac.

Durante la prima giornata della fiera della piccola e media editoria di Roma, Più libri più liberi, abbiamo avuto il piacere di intervistarli.

Quali sono le vostre esperienze nell’ambito delle fiere editoriali? A
quali partecipate solitamente? Cosa ne pensate dell’organizzazione e
quali sono gli obiettivi che volete raggiungere con la vostra
partecipazione?


Noi di Marotta e Cafiero Editore partecipiamo a tutte le fiere più importanti d’Italia: quella di Più libri più liberi a Roma, Il Salone del libro di Torino e le diverse fiere a Napoli, Pisa, Genova e Palermo. Partecipiamo, soprattutto, per incontrare i lettori. I nostri sono libri che vanno raccontati, anche per le loro particolarità grafiche, e le fiere sono il momento in cui il pubblico ci incontra e scopre le novità.

In cosa differisce la fiera di Più libri più liberi rispetto alle tante altre
che si svolgono durante l’anno?


Il pubblico di fiera in fiera è sempre diverso. Quello di Roma è molto diverso da quello di Torino, ad esempio. La grande differenza di Più libri più liberi, rispetto alle altre, è il periodo. Siamo sotto Natale e il pubblico viene anche con l’idea di fare regali. La cosa più bella di questa fiera, però, è che ha sempre lettori forti. In altre fiere è possibile trovare lettori occasionali mentre qui è si trovano persone sempre interessate e che non scappano via quando gli racconti qualcosa.

Quali sono le strategie che adoperate per attirare i possibili acquirenti
al vostro stand? Avete pensato di proporre delle novità in vista di questa fiera?


Noi puntiamo molto sulla grafica. I nostri stand sono stati creati per essere visti anche da lontano, e per dare sempre l’idea di qualcosa di diverso. Quest’anno il tema è il Bronx e, per questo, abbiamo portato qualcosa di caratteristico: come la radio anni ‘80, le scarpe e il canestro con la palla da basket. La novità principale è L’Atlante della fine del mondo di Davide Morganti. Quest’ultimo è diviso in 5 volumi e conta 2200 pagine. All’interno si possono trovare più di 250 racconti, uno per ogni paese del mondo. Il protagonista è un tontolone che viaggia attorno al mondo percepire se sta finendo o se sono i confini a svanire. E, ad ogni passaggio di dogana, racconta una storia, con lo scopo di narrarlo.

La Marotta e Cafiero è l’esempio lampante che l’editoria è molto più che solo libri.
Nei prossimi giorni vi racconteremo questo e molto altro.

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