Ride the Lightning: Anja Franziska Plaschg

«Early this morning

when you knocked upon my door

And I said hello Satan, ah

I believe it is time to go

Me and the devil walkin’ side by side».

L’incipit del brano Me With The Devil (cover di Robert Johnson), contenuto nell’EP intitolato Sugarbread del 2013, rappresenta la perfetta cartina tornasole per quel che riguarda il mondo di Anja Franziska Plaschg, meglio conosciuta come Soap&Skin.

La cantautrice austriaca, cresciuta in un piccolo villaggio vicino Gnas nel 1990, è emersa come uno dei principali profili a livello europeo.

Soprattutto la collaborazione nella Serie TV tedesca Dark (di Baran Odar e Jantje Friese) ha aiutato Anja nel consolidare uno status già, di per sé, molto importante. La traccia Goodbye (featuring Apparat), oltre a costituire la colonna sonora della serie appena citata, è stata inserita anche in altri lavori di livello assoluto come la celebre – anche qui – serie tv Breaking Bad di Vince Gilligan.

Famosa per il suo neoclassic dark wave, ossia la grande abilità nel lavorare con elementi riconducibili alla musica classica e ambientale, Soap&Skin ha saputo evolvere – di continuo – il suo repertorio.

Fin dal suo primo album, Lovetune for Vacuum pubblicato nel 2009, affiorano tutti i punti di forza di una ragazza in grado di realizzare un prodotto largamente approvato dalla critica. La complessità del lavoro è disarmante considerata l’età di Anja, non ancora diciannovenne al momento della pubblicazione del disco. Da sottolineare come il brano Thanatos sia l’apice del lavoro: profondo, preciso e di grande sostanza. Non va dimenticata, però, la traccia intitolata Spiracle, dove l’artista sembra ricordate dei precisi instanti di dolore, noia e sofferenza della sua infanzia.

Nel 2012 arriva Narrow, secondo album di Soap&Skin.

Il disco nasce sotto molte difficoltà, la prematura scomparsa del padre nonché gli inizi dei problemi personali di Anja, che andranno ad incidere pesantemente sulla realizzazione di questo lavoro. Ciò ha fornito – a Narrow – un taglio molto intimo e “grave” (anche nell’uso della voce).

L’album si apre con Vater, brano in grado di rendere ben chiara la logica del prodotto. Il testo è scritto in lingua tedesca e, con ogni probabilità, sembra riferirsi al dolore per la scomparsa del padre e di quanto sia stato complesso reagire a ricordi ormai lontani.

Si giunge poi a Voyage Voyage, cover del brano scritto da Jean Michel Rivat e Dominique Dubois nel 1986, divenuto famoso in tutto il mondo. Lo studio per la realizzazione di questa cover è stato molto difficile, stravolgere un pezzo mantenendone, però, l’impianto portate è un lavoro che richiede precisione assoluta. Anja Plaschg è riuscita nell’ardua impresa di cambiare abito a questo brano senza mutarne l’anima; semplice a dirsi, quasi proibitivo a farsi.

Dopo il rilascio dell’EP Sugarbread (2013) arriverà un periodo di pausa per la cantautrice. In questo lasso di tempo Anja ha avuto una figlia e, come riportato nella splendida intervista a cura di Elena Raugei per Sentireascoltare.com, qui inizierà una nuova fase della vita dell’artista «Beh, per un po’ mi sono presa una pausa. Dopo, ho avuto una figlia: quando lei ha compiuto un anno, ho ripreso a lavorare, a comporre musica per il teatro. Ero interessata a fare cose diverse piuttosto che focalizzarmi su me stessa, sul mio universo. Volevo trovarmi in contesti assieme ad altre persone, perché prima avevo sempre proceduto per conto mio. Ho realizzato una colonna sonora per un film, Sicilian Ghost Story, e in tutti questi anni ho anche raccolto brani per questo nuovo disco…».

Nuovo album che è stato pubblicato, nel 2018, con il titolo di From Gas to Solid/ you are my friend.

Nell’ultimo lavoro di Soap&Skin si nota una matrice diversa, una prospettiva inedita rispetto ai precedenti dischi. L’album mira a raggiungere la luce partendo dall’oscurità. Un’apertura – quella di Anja – alla vita, a quel senso di conforto e compagnia. From Gas to Solid/ you are my friend è un album molto avvolgente, che riesce a “rassicurare” l’ascoltatore.

Traccia finale è la cover del brano What A Wonderful World di Louis Armstrong, chiusura perfetta di un lavoro che segna una nuova fase nella vita dell’artista, un cambiamento difficile ma necessario.

Significativo come in questo disco sia presente un brano intitolato Italy, che si raccorda con il susseguente (This Is) Water (come si evince dal videoclip ufficiale girato da Ioan Gavriel).

Proprio nel video è possibile riscontrare come l’ Italia sia intesa come una destinazione finale, un posto dove è possibile trovare serenità.

La traccia in questione è stata, inoltre, candidata a miglior canzone originale ai David di Donatello, in quanto colonna sonora per il film Sicilian Ghost Story di Fabio Grassadonia.

Soap&Skin è un patrimonio per il panorama musicale odierno e, ritornando all’incipit di questo approfondimento, possiamo affermare come lei non provi alcun timore nel camminare, fianco a fianco, con il male: basterà comporre musica per contrastarlo.

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