Tributi! Chi li deve pagare effettivamente?

Ci siamo lasciati prima della pausa estiva con la spiegazione veloce di cosa fossero i tributi, o anche chiamate impropriamente tasse (leggi qui l’articolo).

Impropriamente, proprio perché le tasse sono un tipo di tributo le quali, insieme a imposte, contributi e tributi ambientali, compongono il gruppo dei “tributi”.

Quindi, ciò che preme oggi è capire il criterio che il Fisco adotta per attingere dalle tasche dei cittadini, così da capire chi paga, quanto paga e perché.

Chi paga o anche detto tecnicamente “il soggetto passivo”. Ogni tributo colpisce il reddito indipendentemente dalla sua forma.

Ad esempio, IRPES e IRES hanno delle aliquote attraverso le quali si determina la percentuale di reddito da sottrarre al cittadino e il reddito colpito è esattamente la somma di tutte le entrate che quel cittadino ottiene nell’arco dell’anno solare (detto anche periodo di imposta) o nell’arco della sua attività imprenditoriale (ma solo in caso di IRES) se questa si svolge per un periodo inferiore ad un anno.

Ma se è vero che le imposte colpiscono il reddito posseduto dal cittadino, l’IVA che è un’altra tipologia di imposta, come si calcola? Sappiamo tutti che l’IVA sui beni che non sono di prima necessità è del 22%, contrariamente a quelli di prima necessità che è determinata al 4%, ma se questa colpisce il valore della merce o del servizio solo quando faccio l’acquisto, indipendentemente dal mio reddito posseduto, quest’ultima affermazione dovrebbe andare in contrasto con quanto esplicitato precedentemente.

Ebbene no. Il fisco, semplificando, riconosce il bene o il servizio acquistato, come reddito potenziale che si va ad aggiungere al reddito del soggetto passivo, applicando in questo modo l’aliquota dell’IVA.

Discorso quasi analogo per le Tassa, solo che il soggetto passivo vedrà determinata l’aliquota, e pertanto il rispettivo valore da versare al Fisco, sul valore del singolo bene o servizio colpito dalla tassa.

Ad esempio, la solita tassa sui rifiuti che si attiva in funzione della grandezza dell’abitazione e del numero di persone che la vivono. Per reddito, si deve intendere il potenziale consumo che le persone fanno. Più persone consumeranno molto di più rispetto ad una singola persona, quindi più spese per lo smaltimento legale dei rifiuti e pertanto aliquote più alte. Stesso discorso per la grandezza dell’abitazione. Un soggetto passivo con un’abitazione molto grande non solo manifesterà una ricchezza maggiore, espressione inevitabilmente di consumi maggiori rispetto a chi vive in un monolocale, pertanto, si applica lo stesso discorso appena fatto.

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