Un viaggio lungo cent’anni a Santa Cecilia con Myung-Whun Chung

A volte ritornano, ed è sempre un piacere. Specie se si parla di un nome che ha regnato sul podio ceciliano per ben 8 anni. Si tratta di Myung-Whun Chung, uno dei direttori più amati dal pubblico romano, già Direttore Principale dell’Orchestra ceciliana dal 1997 e dal 2005 e da allora ospite abituale della Fondazione, che torna a dirigere l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Un appuntamento diventato ormai un gradito rituale quello del maestro coreano, con un programma che quest’anno abbraccia due grandi compositori, Ludwig van Beethoven e Igor Stravinskij, collegando due delle loro opere in un viaggio nella storia della musica lungo 100 anni.

Apre la serata la Sinfonia n. 6 “Pastorale” di Beethoven, definita da Berlioz uno «stupefacente paesaggio [che] sembra composto da Poussin e disegnato da Michelangelo».

Composta nel 1808, eseguita per la prima volta nello stesso anno al Theater an der Wien di Vienna, l’opera è considerata forse la più eccentrica ed enigmatica tra le sinfonie beethoveniane. Suddivisa in cinque movimenti, la composizione è una testimonianza del grande amore che il musicista tedesco nutriva per la natura. Un’opera estremamente “caratteristica”, come appuntato da Beethoven stesso al margine del proprio quaderno di appunti, conservato all’interno del British Museum di Londra, che indica la peculiarità dello stile e della forma della Sinfonia.

Nella seconda parte del concerto, Chung dirigerà La Sagra della primavera, il terzo balletto scritto da Igor Stravinskij per i Ballets Russes di Diaghilev. La première ebbe luogo nel 1913 a Parigi, tra l’altro alla presenza di Alfredo Casella, Ravel e Saint-Saëns, e fu uno dei più grandi scandali musicali di sempre; tantoché, a metà del preludio, il pubblico manifestò tutto il suo dissenso con urla e fischi.


Ciò nonostante, La Sagra della primavera è considerata ad oggi uno dei massimi capolavori del Novecento. A detta dello stesso autore, uno: «spettacolo di grande rito sacro: i vecchi saggi, seduti in cerchio, che osservano la danza fino alla morte di una giovinetta che essi sacrificano per rendersi propizio il dio della primavera».

Il concerto di venerdì 12 gennaio sarà trasmesso in diretta su Rai Radio3 e sarà preceduto da Preludio: un appuntamento della serie organizzata da Santa Cecilia pensata per avvicinare il grande pubblico alla musica e ai compositori proposti in cartellone. L’appuntamento di venerdì, alle ore 19, nello Spazio Risonanza dell’Auditorium Parco della Musica, sarà moderato da Carlo Maria Cella.

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