Verba manent: anche Zelensky è stato eccessivo

A ridosso dell’anniversario dell’invasione russa in Ucraina, sale la tensione e si moltiplicano gli incontri. Il presidente Zelensky ha accolto la premier Meloni e, durante una conferenza stampa, non si è sottratto alle domande su Berlusconi.

Un fatto è certo: come dice Zelensky, i carri armati non hanno mai fatto irruzione nel giardino della villa di Arcore. E grazie al cielo, ci verrebbe da aggiungere; altrimenti, anziché ai confini, il conflitto sarebbe esploso in casa nostra. Battute a parte, il presidente ucraino ha tuonato in risposta alle parole di Berlusconi rilasciate ai cronisti, oltre a quei famigerati audio rubati durante una riunione. “Quel signore lì”, come il leader di FI ha apostrofato Zelensky, non ha risparmiato frasi dure come “io credo che la sua casa non sia mai stata bombardata o il suo giardino mai invaso dai carri armati”. 

Il tema è tutto politico e, pertanto, Forza Italia è nel gelo. Sia perché una querelle così mediatica e internazionale nuoce al partito e in parte alla nazione, sia poiché Giorgia Meloni non ha difeso esplicitamente il suo alleato, preferendo, piuttosto, stare in silenzio. Nella saga tra i due, lo sgarbo istituzionale, però, non è arrivato solo da Berlusconi. Senz’altro le affermazioni del patron di Forza Italia, sintomatiche di un pensiero peraltro esternato in più occasioni, sono state fuori luogo e hanno messo in difficoltà la maggioranza di governo, già minata da casi interni. La reazione di Zelensky, tuttavia, è stata netta e in linea con la sua strategia comunicativa, ma forse un po’ eccessiva. L’Italia è un Paese alleato dell’Ucraina, il quale, proprio perché ha pagato col sangue la propria indipendenza, oggi si schiera senza tentennamenti al fianco di una democrazia in pericolo. I due governi che si sono susseguiti da un anno a questa parte hanno sempre appoggiato una linea condivisa: armi, supporto, aiuti, fedeltà all’alleanza atlantica. Perciò le esternazioni del presidente ucraino sono state uno sfogo un po’ inutile, che ha solo causato imbarazzo a chi gli stava accanto, cioè la premier italiana. 

Non si dica che Zelensky è stressato dalla guerra e ogni affermazione che fa, anche quelle palesemente eccessive, sono giustificate nell’ottica di un presidente alle prese con una guerra. Vero, verissimo. Ma è un abilissimo uomo di comunicazione, a cui non sfugge alcun dettaglio. Due pesi e due misure nel giudicarlo, col rispetto che si deve al capo di uno Stato aggredito, sarebbero sbagliati. 

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