Verba manent: il Rinascimento contemporaneo

Siamo ripartiti, ma non siamo tornati. Duole ammetterlo: il popolo delle mascherine avrà più difficoltà a guardarsi in viso, a riconoscersi. Sarà un’Italia diversa, egualmente bella, ma più distante. E non ci riferiamo alla distanza di sicurezza.

Vivere secondo fasi, nel condizionamento di percorsi di entrata e di uscita, nel timore dell’altro e nella paura, soprattutto, di incontrare il maledetto virus.

Libertà non è tornare a bere in piazza, bensì farlo spensieratamente. Che oggi, ovviamente, non è possibile. Per qualsiasi momento, resterà il confronto tra prima e dopo, come una piaga che ha conosciuto sutura e oggi si riapre a piccoli tratti.

Se dicessimo che i prossimi mesi ci faranno apprezzare ancora di più le piccole gioie, sembreremmo retorici e ridondanti. Accetteremo l’etichetta, benché inappropriata, pur di affermarlo. Il solo gesto di togliersi una mascherina asfissiante dopo una giornata in sua compagnia sarà una piccola gioia, uno sprazzo di libertà. Imparagonabile, forse, a una festa in spiaggia vissuta a piedi scalzi, ma di certo coerente con i tempi.

Un Rinascimento contemporaneo, con l’uomo ancora una volta al centro, è ciò che ci aspetta. Verba Manent è nata (anche) per raccontare la bellezza e continuerà a farlo, col cercare di scovarla là dove si nasconde. Anche a costo di abbassare, per un attimo, la mascherina.

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