Verba manent: sardine nella rete

Il diventare un uomo mediatico ed essere al centro dei riflettori fa sì che si finisca, per atteggiamenti, ad assomigliare a tutti gli altri tali. Non è un caso che Mattia Santori, oggi, sia molto diverso rispetto a un mese fa. La supponenza l’ha sempre avuta, per carità. Ma ha scoperto le sue carte: una politica – perché di ciò si tratta – contro, così come quella del suo avversario, ovvero Salvini. Sulla carta, il bersaglio “Lega” è uguale al bersaglio “ONG”; il nemico “Decreto sicurezza” ha le stesse caratteristiche del nemico “Legge Fornero”. A quanto pare, in comune non hanno solo le iniziali.

Nelle ultime interviste, dalla bocca di Santori emerge un garbo sprezzante verso i giornalisti, considerati nemici e asserviti al potere, fuoriesce una negatività del discorso celata sotto un messaggio d’amore più infedele che hippie.

Non è col sorriso dissuadente che si cambia un governo che non si vuole o un’Italia che non piace.

Ben vengano le piazze. Magari tutte le città della penisola ogni fine settimana fossero piene. Affollate, sì, ma di gente proiettata al futuro con proposte radicate nel presente.

Continuare a intonare “Bella Ciao”, trascurandone [essi] il significato storico di ribellione vera, soltanto per fare un dispetto a Salvini, non solo accresce il consenso del leader leghista, ma in breve tempo accorcerà la vita delle sardine. È inverno, eppure ogni mattina, nonostante il freddo, le barche dei pescatori escono in cerca di pesce fresco.

Le sardine di oggi, dopo solo un mese, sono molto più facili da catturare.

Il consiglio di un sognatore di un’Italia colta e armata di pensiero?

Piedi per terra e idee in testa.

1 commento

  1. Sardine manovrato da squali silenziosi (prodi de benedetti etc etc)così giovani e già così servi,siamo alle solite,per un pugno di dollari……piazze ricolmo di gente che crede negli slogan,molto meno faticoso di usare la propria testa . l’unica cosa che apprezzo è il rifiuto di Salvini che ha dalla sua altrettanta gente senza cervello.vorrei che lo stesso M5S recuperasse la sua origine di lotta all ‘onestà e si liberasse dal pd tornando a quelle piazze di sana rabbia pacifica guidati da Alessandro Di Battista.prima o poi,speriamo dopo aver fatto ciò che hanno promesso,si andrà alle elezioni e noi con Alessandro riprenderemo il movimento.So per certo che si ricandida quindi ciao sardine e compagnia bella.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here