Verba manent: un governo insufficiente in informatica

Lucia Azzolina è un nuovo ministro preposto a un nuovo Ministero. Se bastasse quanto appena detto, il governo del prof. Conte non potrebbe essere di certo tacciato di mancato rinnovamento. Se aggiungessimo, poi, che a prima vista sembra una ragazza solare e ha solo 37 anni [lo esplicitiamo in quanto ancora nel fiore della gioventù N.d.A.], la scelta risulterebbe inappuntabile.

Peccato, però, che la Azzolina non sappia usare il computer come la società di oggi richiede. All’esame previsto per il concorso finalizzato a diventare dirigente scolastico, ha totalizzato zero punti in informatica. Massimo Arcangeli, suo esaminatore, ha ricordato che Azzolina non ha risposto a nessuna delle domande (Repubblica). E di conseguenza la gogna mediatica, capitanata dall’esercito dei serial haters del web, nelle cui retrovie stanno gli oppositori del governo e nelle ultime file, un po’ rimbambiti, si schierano coloro che sono presi dall’impulso di scrivere qualsiasi cosa gli passi per la testa, non ha risparmiato il nuovo ministro.

In verità, non vogliamo difenderla, ma neppure farle gettare la spugna prima ancora di averla vista combattere.

Siamo coerenti con la nostra linea: giudichiamo a conti fatti.

Tuttavia, i conti le consigliamo di farli con un buon vecchio pallottoliere. Almeno di informatico non ha niente.

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