Coronavirus, approvato il decreto-legge: comuni del Lodigiano e del Padovano isolati. Superata quota 100 casi su tutto il territorio nazionale

Sospese le gite scolastiche. Domenica senza sport in Lombardia, Veneto e Piemonte

“Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Il decreto interviene in modo organico, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità, allo scopo di prevenire e contrastare l’ulteriore trasmissione del virus”.

Questo l’incipit del decreto-legge ideato dal governo – da oggi in Gazzetta Ufficiale – per fronteggiare l’epidemia scatenata dalla repentina diffusione del coronavirus (COVID-19). Le misure varate, in buona sostanza, determinano l’isolamento dei comuni interessati in Lombardia – nel lodigiano – e in Veneto (Vo’, provincia di Padova).

Il suddetto decreto ha inoltre deliberato provvedimenti che si estendono alle intere regioni coinvolte (rinviate a data da destinarsi tre match di Serie A: Inter-Sampdoria, Verona-Cagliari e Torino-Parma, oltre ad eventi sportivi di ogni genere, anche a livello dilettantistico), nonché disposizioni valevoli a livello nazionale.

Vediamole nel dettaglio:

il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata;

la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato;

– la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione;

– la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei;

– la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;

l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;

– la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale;

– la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale;

– la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.

Nel frattempo è stata ufficialmente superata quota 100 casi su tutto il territorio nazionale: nella sola Lombardia quelli accertati sono 89, ai quali si aggiungono i 24 in Veneto, i 2 in Emilia-Romagna, 6 in Piemonte e 2 nel Lazio. In ambito europeo l’Italia è al momento il Paese con il numero di contagi più elevato.

Il monito è mantenere la calma e non affollare il pronto soccorso del proprio comune: qualora si avvertano i sintomi del coronavirus o COVID-19, che dir si voglia, è necessario chiamare il 112 o il 1500 per evidenti ragioni precauzionali.

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