Decreto Sicurezza: cosa sta per succedere

Il Decreto Sicurezza del Ministro dell’Interno Matteo Salvini è stato approvato il 28 Novembre 2018 dalla Camera Dei Deputati, diventando così legge. Da circa due mesi nelle nostre case, tramite i mass media, sono arrivate notizie inerenti questo famoso decreto sicurezza, ma la domanda principale da porsi è: Gli Italiani sanno cosa tratta nello specifico il Decreto Salvini?
Il testo del provvedimento Salvini verte principalmente sui temi di sicurezza e immigrazione. Analizzando i due punti cardine, possiamo giungere ad una analisi descrittiva in grado di semplificare le terminologie legislative.
All’interno del Decreto vi è un punto che ha scatenato polveroni e critiche, ovvero il tema dell’Immigrazione che renderà difficile, rispetto alla situazione precedente, la stabilità nel nostro paese dei richiedenti asilo, per i quali sarà possibile una revoca inerente la protezione internazionale qualora dovessero presentarsi dei reati. Verrà concesso da parte delle autorità competenti anche un permesso di soggiorno umanitario, ovvero il titolo che fino a poco tempo fa aveva la durata di 24 mesi e permette di avere accesso al mondo del lavoro o all’assegnazione di case popolari. Il decreto Salvini invece va ad inserire alcuni permessi definiti “speciali”; uno tra questi è la riduzione del permesso da 24 a 12 mesi di validità in modo da tutelare la protezione della società, per salvaguardare lo status di salute e per le calamità naturali o guerre che sono presenti nei loro paesi d’origine.
Presente nel Decreto anche un punto riguardante la sicurezza urbana, che con circa 40 articoli, combatte il mondo del terrorismo e della lotta contro le mafie; vi è un piano a livello nazionale riguardante gli sgomberi e prevede nello specifico la raccolta dei dati inerenti le occupazioni di immobili e la costruzione di opere abusive. Completando il tutto è presente un provvedimento di sgombero o demolizione da totalizzare entro 60 giorni, in caso contrario è previsto l’intervento delle forze dell’ordine. Inoltre saranno previste pene sia a livello economico, con multe fino a 2.600 euro, sia a livello legale con condanne fino a 4 anni di reclusione. E’ stato previsto inoltre lo stanziamento di oltre 70 ml di euro, risorse che andranno a garantire maggiore sicurezza con l’ampliamento tramite l’assunzione straordinaria nelle forze di Polizia . Molto importante è la sperimentazione delle armi ad impulso elettrico quali i Taser, adottati dalle polizia municipali; a Comuni e Prefetture il decreto riserva la decisione del cosiddetto DASPO URBANO, grazie al quale le figure di Sindaci e Prefetti potranno decidere l’allontanamento o la negazione di accesso a tutte le persone che sono sospettate del reato di Terrorismo Internazionale. Questo punto favorirà la tutela del decoro urbano delle città e la garanzia di tutela dell’ordine pubblico. Altro punto importante del decreto riguarda il livello di sicurezza inerente al terrorismo; vi saranno infatti controlli approfonditi attraverso dispositivi elettronici e un controllo, visti i tragici trascorsi, sul noleggio di tir e furgoni. Verrà tracciato tramite la comunicazione ad un centro di elaborazione dati da parte di chi opera il noleggio per poi passare al controllo definitivo da parte delle forze dell’ordine che verificheranno l’eventuale “necessario” intervento. Per quanto riguarda la lotta contro le mafie vi sarà un contrasto alle associazioni mafiose anche all’interno di edifici pubblici, ed è prevista la nomina della figura di un commissario straordinario, a seguito di denuncia da parte del Prefetto. Presente nel decreto anche il punto riguardante la confisca dei beni che verranno destinati alle famiglie bisognose di alloggi o di aiuti economici.
A parere di chi scrive, senza entrare nello specifico di ciascun punto vista la complessità, questo Decreto Sicurezza garantirebbe un forte rafforzamento delle forze di Polizia e maggiore sicurezza a livello nazionale.

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