Gavignano, Claudio Sinibaldi: “il perché delle mie scelte”

In questi anni di opposizione mi sono spesso ritrovato di fronte a scelte difficili, discutibili, che hanno fatto mormorare.
Ci tengo a fare una precisazione, in ognuna di esse, al primo posto, c’è sempre stato il bene dei miei concittadini; prima nel ruolo di Sindaco e ora in quello di consigliere comunale.
Ho continuato ad essere attivo e presente sul territorio, in virtù del mio forte attaccamento a Gavignano oltreché a tutte quelle persone che credono, e hanno sempre creduto, nel mio operato.

Quattro anni e mezzo fa fui il candidato sindaco per la lista “Siamo Gavignano”. Con una squadra di giovani, capaci e appassionati, proposi un cambiamento e un rinnovamento che tanto desideravo per il mio paese.
Purtroppo, perdemmo le elezioni per una manciata di voti. Senza darmi per vinto iniziai, fin dal primo consiglio comunale, con un’opposizione dura e con continue interrogazioni atte a capire l’operato di un’amministrazione fatiscente che sembrava vacillare fin dalle prime schermaglie.
Dopo qualche tempo, adottai una linea più morbida, fermandomi a guardare un’implosione già preannunciata.

Questo perché la “caccia ai meriti” sembrava l’unica cosa che importasse veramente ad alcuni membri della maggioranza, motivi principali, questi, di una frattura insanabile.
Si è arrivati così ad oggi dove mi sono trovato nella condizione di scegliere se: “mandare tutti a casa” o se “tenere in piedi” i resti dell’amministrazione capitanata dal Sindaco Datti.

Nel consiglio comunale del 28-11-2018 ho spiegato:

“Ho sempre agito nell’interesse del comune e per senso di responsabilità non avrei mai fatto commissariare Gavignao. Le mie scelte, quindi, non sono state determinate, come si è detto in giro, da “attaccamento alla poltrona” ma dalla volontà di evitare il commissariamento, per il bene del comune.”

Per quanto riguarda il futuro auspico al mio amato paese che forze nuove, giovani piene di entusiasmo possano mettersi in gioco, al fine di proporre un programma concreto e realizzabile.
Qualcuno starà pensando leggendo queste righe “ariesso chisso” che in italiano vuol dire “di nuovo questo”, visto l’imminente impegno delle prossime amministrative.

Rispondo sorridendo con un: “io ci sono sempre stato”.

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