Giù dalla cattedra: Prontuario anti-ansia per maturandi in crisi

Esiste una classifica degli anni peggiori per la maturità, e il 2020 è tra questi. Probabilmente anche in cima alla classifica, se nei prossimi anni non interverranno catastrofi nucleari o guerre mondiali.

Maturandi 2020, la situazione è tragica e lo sappiamo. Niente panico, però: ragioniamo insieme, facciamo considerazioni che ci permettano di razionalizzare su quanto sta accadendo e accadrà nei prossimi mesi.

1 La didattica digitale sta funzionando? Sì e no: ci sono scuole e docenti che si sono messi a disposizione, ma ci sono anche docenti che si limitano a condividere materiale. Inoltre, c’è l’incognita dell’ADSL, del vostro computer che si rompe, del computer del prof che si rompe, dei file che spariscono. Partite da un presupposto semplice: l’imprevisto più imprevedibile si è già verificato e peggio di così non può andare. Cercate di convivere con la consapevolezza che dovete programmare le cose giorno per giorno. Lo so che è difficile, quasi impossibile, ma potete farcela e poi vantarvene per il resto della vita. 

2 L’unione fa la forza: questo è il momento di far funzionare i gruppi Whatsapp come si deve. Bando alle fake news e alle litigate: passatevi il materiale, dividetevi i riassunti e gli schemi da fare, mandate il materiale delle lezioni a chi tra voi ha avuto difficoltà con la connessione. Chi di voi ha una stampante può fare anche di più: stampate una copia del materiale per voi, ma fatelo anche per un compagno che non può farlo. Coordinatevi in modo che tutti possiate alleggerire il peso di questo periodo su di voi. Il principio è: ‘Nessuno resti indietro’; in una situazione normale avreste organizzato dei  gruppi di studio, quello che potete fare ora non è poi così diverso. L’importante è che lo facciate insieme, tutti e per tutti.

3 Parlate con i vostri professori: rappresentanti di classe in prima linea, naturalmente, ma siate tutti pronti a dialogare in modo sano e assertivo con chi è dall’altra parte dello schermo. È vero che non tutti i professori sono un modello di assertività e di apertura, ma non per questo dovete non esserlo voi. Questo è il momento di dimostrare a noi adulti rompiscatole che siete migliori di noi. Siate propositivi, cercate soluzioni alternative e proponetele.

4 No alle fake news: quando si saprà cosa fare, ci sarà un decreto. Fino ad allora, avete due possibilità: seguire le notizie sui social (e non solo), mantenendo un distacco che sarebbe invidiabile, oppure applicare la politica ‘no spoiler’ a tutte le illazioni e le fake news che stanno girando sul web e che seminano solo panico. No, nemmeno se la vostra amica è la cugina della cameriera di Lucia Azzolina può sapere cosa succederà a giugno. 

5 Voi non siete un numero e non lo sarete mai. Il vostro valore come persone non dipende dalle vostre pagelle e nemmeno dal voto del diploma. Quei numeri sono solo tasselli: fate un passo indietro e godetevi la visione d’insieme di quello che siete, con tutti i vostri casini, con i vostri difetti e con tutte le vostre mancanze, ma anche con i vostri progressi e i vostri progetti. È così che noi adulti, noi insegnanti vi vediamo. Magari non tutti, d’accordo. Magari dovete ancora incontrare qualcuno che vi guardi così. Vedrete che non sarà un esame di Stato diverso a impedirvi di incontrare il maestro della vostra vita. 

Qualsiasi decisione venga presa dal governo avrà per voi delle conseguenze, d’accordo. Tra dieci anni, però, quanto peso avrà questo momento nelle vostre vite? So che vi vendono l’anno della maturità come l’anno della svolta, e a volte può anche essere così, ma vi garantisco che ottenere un 100 o un 80 all’esame di stato non vi semplifica automaticamente la vita da adulti verso la quale vi state dirigendo. Vi stressiamo con i voti, vi diciamo che dovete macinare voti positivi per il vostro bene, ma la verità è che, stringi stringi, quello che conta è che voi studiate, non il voto in sé (su cui molti insegnanti avrebbero qualcosa da ridire, oltretutto).

Probabilmente, invece, l’aver vissuto la maturità nel bezzo di una pandemia sarà l’esperienza che racconterete ai vostri nipoti, la situazione che vi farà crescere e apprezzare di più tutto quello che avrete dopo, e anche quello che avete in questo momento. Poi, lo insegnerete anche a noi adulti.

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