I 7 errori capitali di Virginia Raggi

A pochi giorni dal nuovo anno, l’ultimo per la Raggi sindaca, la sintesi dell’operato della prima cittadina nel suo mandato è un completo disastro.

Dal trasporto pubblico dove le attese sono interminabili e le stazioni della metropolitana restano chiuse per mesi – quando sono aperte si contano 8 mila borseggi l’anno da parte di gang di nomadi che si aggirano tra i passeggeri – all’emergenza rifiuti con i rimpalli di responsabilità con la Regione Lazio che hanno reso la città invivibile senza riuscire mai a compensare la richiesta della tassa sui rifiuti più alta d’Italia con un servizio all’altezza delle aspettative. Per non parlare delle molteplici discariche abusive che hanno ormai invaso ogni angolo della città, dal centro alla periferia.

Anni duri anche per chi vorrebbe percorrere in bici la Capitale: molte le ciclabili ancora scollegate tra loro e in alcuni tratti pericolosi per il ciclista rendendo la Capitale impossibile da girare. E poi, aree verdi in condizioni inaccettabili, il superamento dei campi rom di cui ancora non si vede la fine e una serie di grandi opere annunciate ma ancora oggi incompiute. Promesse da campagna elettorale di cui i cittadini non ne vedono ancora neanche l’ombra.

Punti, quelli elencati, che sono un manuale da seguire esattamente al contrario nel prossimo mandato per fare il bene di Roma.

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