Il pensiero della settimana: la felicità

Sentiamo spesso parlare di felicità, qualcosa di utopico che non riusciamo ad afferrare. A volte la notiamo sui volti delle persone che sono al nostro fianco e non c’è nulla di più bello quando siamo noi a provocarla, accendendo la scintilla nelle persone a noi care.

In realtà, la felicità è in ogni cosa che ci circonda, pronta per essere afferrata. Sembra si nasconda ma è lì che vuole solo essere scoperta.

Come ognuno di noi, ho provato spesso delle sensazioni che riconducevo alla felicità. 

Il più delle volte ho provato felicità nelle cose più semplici della vita. L’orgoglio di un genitore che si commuove il giorno della tua laurea, la tua ragazza che ha più speranza nel futuro da quando ti ha conosciuto, un amico in difficoltà che con le tue parole affronta sprezzante le sue difficoltà e sa di non essere solo, la chiamata della tua seconda mamma, la nonna, che parlando con te cinque minuti riesce a tornare indietro nel tempo e a sentirsi meno sola.

La felicità, da quanto ho capito, non la si può raggiungere con il possesso, né con i soldi o con la carriera.

La felicità è altro e, a volte, se non ti circondi di tutto ciò che la può far scaturire, quello che quotidianamente porti avanti con sacrificio, perde di senso e non ti appaga.

La felicità è il fine ultimo, il centro di gravità che attira il tuo benessere interiore e lo protegge, lo difende e lo alimenta.

La felicità non è una costante ma è contenuta negli attimi, nelle sensazioni improvvise, inimmaginate; è da conquistare giorno dopo giorno e, appena va via, devi inseguirla di nuovo proprio come faresti in una storia d’amore.

Auguro a tutti di trovarla spesso, durante la vostra vita. Non fatela scappare, mirate solo alla felicità.

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