Intervista a Pierluigi Sanna: il punto su discarica, inceneritori, Piano dei Rifiuti Regionale e amministrative 2020

Salve signor Sindaco. Strane giornate quelle a Colleferro. Scossa da un lutto improvviso di un lavoratore nella discarica, la cittadina si é raccolta in un momento di incredulità e dolore. 

Purtroppo Colleferro non ha una storia esente da incidenti sul lavoro, ogni volta però ci sembra l’ultima, ci sembra che non riaccadrà più. Eppure riaccade ed è straziante, è profondamente ingiusto. Sono vicino ai figli di Giuseppe Sinibaldi come uomo e come sindaco, con uno dei due ci conosciamo da una vita. Penso che non avrebbero dovuto venire a saperlo da Facebook, penso che non avrebbero mai voluto vedere quella foto sui social. Anche questi sono i mali del nostro tempo.

Sui social, anche in questo giorno di raccoglimento, imperversano le polemiche. Glie ne enuncio qualcuna e lei mi dà, se vuole, una risposta. Si chiedono: perché é aperta la discarica (con conferimento) in un giorno di lutto cittadino? Alcuni credono che Lei abbia il potere di fermare il tutto. Altri lamentano una continuità dei lavori nonostante delle indagini in corso.

Il sindaco non ha poteri ordinatori se non di sanità pubblica, non può quindi ordinare ad un gestore terzo di chiudere un impianto. Nello specifico mi risulta che Lazio Ambiente in segno di lutto abbia chiuso ai conferimenti nella giornata di domenica (la domenica si lavora regolarmente in quel sito).
Sulla questione delle indagini credo ci sia poco da dire, le indagini le fa la magistratura e la polizia e non certo il sindaco o i leoni da tastiera. Se la discarica è rimasta aperta ed e stato sequestrato solo il camion evidentemente gli inquirenti avranno valutato questa come soluzione ottimale, di certo non ne hanno parlato con il sindaco. Detto questo credo che il lutto cittadino andrebbe onorato, almeno oggi si potevano evitare queste polemiche.

Ultimamente, intorno alla discarica di Colle Fagiolara, si è fatto un tam- tam social-mediatico rispetto al conferimento dei rifiuti romani. Del futuro ancora più preoccupazione di un’inondazione proveniente dalla paralisi della Capitale. Ma se lei ha assicurato la chiusura a fine anno corrente perché la polemica? Si è fatto un’opinione?

Gli argomenti scarseggiano per loro; noi abbiamo realizzato tutto il programma elettorale, in tutti i settori. Oramai stiamo programmando il futuro dell Città. Qualcun altro si arrampica sugli specchi. Mi pare comunque che si tratti dei soliti noti che sarebbero contro di noi sempre e comunque.

La parola Compound fa drizzare qualche capello di questi tempi. É una scelta piovuta dall’alto, improvvisa e stampata nel Piano Rifiuti? 

Vuol dire tutto e non vuol dire nulla. Per il momento è una parola su un pezzo di carta. Penso che rimarrà tale. L’impiantistica pubblica serve. Serve chiudere il ciclo del riciclo e smetterla di seppellire o bruciare i rifiuti. Certo che nessuno può calare nulla dall’alto, l’impiantistica va discussa con il territorio sia riguardo la tecnologia sia riguardo la portata.

Lei é il Sindaco di Colleferro. Da Sindaco, e da esponente politico, si é battuto da sempre contro gli inceneritori. Ha una posizione chiara, espressa anche in un atto della sua maggioranza. 
Negli altri lidi politici e partitici della cittadina, molto spesso, non si é presa una posizione netta. Tranne il Consigliere della Lega Andrea Santucci. Dalla nostra intervista al Santucci abbiamo appurato che é favorevole a un termovalorizzatore a Colleferro e si è scagliato contro la raccolta differenziata porta a porta. 
L’hanno sorpresa queste dichiarazioni?

Mi scusi ma non mi va di parlare molto di persone che non reputo coerenti. Santucci non si è dimostrato tale, ha tradito me che sono poca cosa e ci si poteva quindi aspettare che tradisse anche la causa ambientalista. Lo vada a dire allo Scalo che vuole riaccendere gli inceneritori e non sui social, a Piazza San Gioacchino lo aspettano. Lo dica ai comitati di quartiere, alla gente comune che vuole rimettere i cassonetti nelle strade: sentirà risposte nitide.

Quindi siamo entrati in campagna elettorale. Perché sui temi ambientali in molti non si sono mai espressi o l’hanno fatto con nebulosità? 

I temi ambientali si possono affrontare con coraggio e chiarezza solo se si è dedicato loro  un pezzo della propria vita. Chi li ha sfiorati solamente o è nebuloso in buona fede perché non li conosce a fondo oppure lo è per comodo, per calcolo politico, per non inimicarsi nessuno. 

La sua road map per le questioni ambientali (al netto della chiusura discarica) é stata rispettata. Quale é il suo obiettivo, sul tema, per un possibile Sanna Bis?

Noi abbiamo fatto in questi cinque anni quello che la città si aspettava facessimo su inceneritori, discarica e porta a porta. Dica la verità, sembrava impossibile! Sembravamo Davide contro Golia, sembrava un sogno. A maggio sarà realtà. Nei prossimi programmi non ci sarà più l’abbattimento della “Città della Monnezza” ma la costruzione della “Città Verde” sui rifiuti, sulle piste ciclabili, sui parchi attrezzati, sul rimboschimento, sulla bonifica, sulla mobilità elettrica e pubblica e molto altro.

Prima di ringraziarLa. Se le dico Minerva cosa le viene in mente?

Mi viene in mente la più coraggiosa scommessa pubblica di questi ultimi due lustri, sarà un gioiellino che molti ci invidieranno, già molti comuni ci stanno chiedendo di entrare. Ho sempre creduto nell’intervento pubblico nell’economia del Paese. Spero che anche i governi regionali e nazionali sostengano i comuni in queste scelte e facciamo altrettanto bei loro ambiti. La gestione pubblica non è il male anzi è la gestione giusta! Ciacci ed Ermolli poi sono i migliori sulla piazza; faremo brillare le nostre città.

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