IUC, Enrico Pagano e l’orchestra Canova chiudono la 78° stagione assieme alla violinista Enrica Piccotti

L’ultimo concerto della 78° stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti sarà l’occasione per applaudire nuovamente Enrico Saverio Pagano. Giovane direttore d’orchestra romano, classe 1995, Pagano aveva già diretto con successo una versione in forma di concerto del “Don Giovanni” di Mozart ad ottobre proprio qui alla IUC, in occasione dell’apertura della stagione 2022-2023.

Pagano, che nel frattempo ha esordito al Teatro Verdi di Trieste ad aprile con “l’Orfeo e Euridice” di Gluck, questa volta tornerà nuovamente sul podio dell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Roma “La Sapienza” questo sabato, 20 maggio, alle ore 17:30, insieme all’Orchestra da Camera Canova (di cui è direttore e fondatore) e alla violoncellista Erica Piccotti.

In programma il ‘Concerto per violoncello e orchestra’ di Schumann e la celebre ‘Sinfonia “Degli addii”’ di Haydn, oltre alla ‘Sinfonia in re maggiore di Mozart’, compositore d’elezione per il giovanissimo direttore che si sta sempre più specializzando nel repertorio settecentesco.

Torniamo per il secondo anno di fila a chiudere la stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti con un programma vario e stimolante – racconta Enrico Pagano. Da una parte due autori cardine del repertorio della Canova come Mozart e Haydn, dei quali eseguiremo rispettivamente la Sinfonia K 81 (scritta proprio a Roma nel 1770) e la “teatrale” Sinfonia “degli Addii”, durante la quale gli orchestrali sono chiamati a lasciare – uno per uno – la sala, proprio come fece Haydn (in chiara polemica verso il prolungato soggiorno a Eszterháza) nel 1772. Assieme a Erica Piccotti eseguiremo una delle pagine cardine del repertorio violoncellistico quale il Concerto di Schumann, in una versione “cameristica” che prevede solo l’orchestra d’archi. Quella di trascrivere i concerti, originariamente destinati alla grande orchestra, per quartetto o formazioni ridotte era un’usanza diffusa nei primi decenni dell’800 e la sonorità di un ensemble di sole corde si sposa perfettamente con il calore di questo capolavoro schumanniano”.

Nel mese di marzo 2021 la rivista Forbes ha inserito Pagano nella lista dei 100 Under 30 destinati a cambiare l’Italia. Attivo anche nella valorizzazione e riscoperta del repertorio italiano nel 2019 è risultato vincitore della Medaglia Leonardo per il miglior elaborato scientifico grazie al suo articolo dedicato alla Missa Artificiosissimae Compositionis di Antonio Caldara. A settembre 2022, con l’Orchestra Canova, è stato l’unico direttore invitato a esibirsi sull’isola di Procida per la Capitale della Cultura 2022.

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