Lazio. Lega si rafforza in Consiglio regionale, Cangemi va con Salvini

La Lega piazza un altro colpo in Consiglio regionale. Giuseppe CANGEMI, uno dei due vicepresidenti dell’Aula, passa da Forza Italia (gruppo nel quale era rientrato di recente, dopo la rottura a inizio legislatura causata dall’elezione inattesa di Adriano Palozzi a numero due dell’Assemblea) al partito di Matteo Salvini. L’operazione dovrebbe essere ufficializzata il 25 settembre, quando Salvini partecipera’ a Formello a “Itaca 20.20”, una tre giorni che nelle intenzioni degli organizzatori (tra i quali proprio CANGEMI) sara’ una “officina di idee aperta ad amministratori, istituzioni, professionisti per un libero confronto”. Continua cosi’ l’opera di svuotamento del polo moderato del centrodestra da parte di Lega e Fratelli d’Italia ai danni di Forza Italia, che adesso si ritrova con il solo Pino Simeone a rappresentare il partito di Silvio Berlusconi, dopo che nel 2018 aveva al suo fianco Adriano Palozzi, Antonello Aurigemma, Laura Cartaginese e Pasquale Ciacciarelli e proprio CANGEMI, che adesso raggiunge nella Lega Ciacciarelli e Cartaginese, mentre Aurugemma e’ transitato in FdI e Palozzi al Misto dopo avere aderito al movimento ‘Cambiamo’ del governatore della Liguria, Giovanni Toti. La scelta di CANGEMI (tra i protagonisti del cosiddetto ‘Patto d’aula’ insieme all’ex Lega, Enrico Cavallari, che ha permesso allo Zingaretti bis di andare avanti per alcuni mesi, nonostante il centrosinistra non avesse la maggioranza) riequilibra anche i numeri in Aula tra Lega e Fratelli d’Italia, portandoli a 6 a 6. Un pareggio che rischia di avere delle ripercussioni nell’ufficio di presidenza della Pisana dove, in seguito al passaggio dell’ormai ex forzista, la Lega si troverebbe ad avere due esponenti (CANGEMI e Giannini) e Fratelli d’Italia nessuno. Una partita resa ancora piu’ spinosa dal fatto che il mandato dei componenti dell’organo non ha una scadenza, a differenza di quanto avviene con le commissioni che tra un mese saranno rinnovate e con loro le rispettive presidenze.

(Fonte: Dire)

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