Le problematiche del settore balneare e la direttiva Bolkestein

Forza Italia continua ad esprimere preoccupazione per le problematiche del settore balneare, alla luce della direttiva Bolkestein e della procedura di infrazione avviata alla fine dello scorso anno da parte della Commissione europea nei confronti dell’Italia.

Il precedente Governo ha espresso una posizione chiara, che Forza Italia condivide ed è quella di garantire un’estensione delle concessioni demaniali fino al 31 dicembre 2033, alla luce della Legge 145/2018.

Ritengo importante e necessario insistere nel chiarire che le concessioni hanno ad oggetto un bene demaniale, non quindi la concessione di un servizio in quanto questi ultimi sarebbero fuori dal campo di applicazione della Direttiva.

Chiariti questi aspetti, il governo Draghi, forte della sua grande credibilità a livello europeo, dovrà riprendere un’interlocuzione importante ed autorevole con la Commissione europea, al fine di arrivare ad una soluzione definitiva sul tema, per dare sostegno, e garantire il rilancio, a tutto il settore balneare, fortemente colpito – come tutto il settore turistico – dalla crisi economica.

Allo stesso tempo è altrettanto importante che il Governo intervenga subito nei confronti delle regioni e dell’Autorità di controllo, chiarendo che allo stato attuale, in pendenza di una procedura di infrazione (una delle tante avviate nei confronti di tutti gli Stati), esiste una normativa nazionale, che va applicata e non interpretata e sulla cui base le concessioni sono estese fino al 2033. Questo significa evitare e prevenire ulteriori contenziosi tra comuni e operatori privati.

Il settore balneare, strategico per la nostra economia, merita un’attenzione prioritaria. C’è bisogno di un riordino complessivo del quadro legislativo del demanio marittimo che, soprattutto alla luce degli effetti devastanti della pandemia, possa consentire un rilancio effettivo anche a fronte di investimenti, pubblici e privati, per salvaguardare e valorizzare le nostre coste che nel frattempo sono oggetto di un continuo fenomeno erosivo, che ne mette a rischio l’esistenza.

In merito, nell’ambito della discussione a Bruxelles sul programma LIFE, previsto per il raggiungimento degli obiettivi ambientali e climatici, ho rappresentato la necessità di prevedere sotto-programmi o priorità specifiche relative all’erosione delle coste europee, affinché vengano individuate soluzioni innovative per migliorare la resilienza degli ecosistemi costieri a beneficio del turismo, della pesca, ma anche dell’agricoltura e delle attività economiche sulle aree costiere.

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