Minerva Ambiente, Nappo: “Dalla maggioranza colleferrina silenzio ingiustificabile sulle vicende del consorzio”

Nei giorni scorsi si è acceso il dibattito politico intorno a Minerva Ambiente, con il Comitato Residenti Colleferro che aveva denunciato ingenti perdite dal parte del Consorzio.

Di questi giorni anche la notizia della liquidazione dell’ing. Fabio Ermolli, ormai ex direttore di Minerva. Sul sito della società si legge: “Minerva scarl comunica che si è interrotto il rapporto lavorativo tra la società e l’ing. Fabio Ermolli, suo ex direttore. L’azienda prosegue le proprie attività senza al momento detta funzione, mantenendo gli obiettivi definiti con i comuni soci per migliorare l’organizzazione dei servizi, costruire il nuovo piano industriale ed avviare percorsi di partecipazione sempre più aperti al contributo dei lavoratori, dei cittadini e degli amministratori. A tale scopo sono seguiti incontri tra le parti, i soci ed i lavoratori per condividere la decisione assunta ed il percorso avviato per un rafforzamento della società tramite un consistente aumento del capitale sociale.”

Sulla vicenda, tramite un comunicato inviato alla stampa è intervenuto anche il consigliere comunale Riccardo Nappo: “In questi giorni abbiamo appreso da uno scarno comunicato che Minerva, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Colleferro e in altri paesi, ha rimosso il direttore generale Ermolli. Ricordo che quest’ultimo è stato scelto dall’attuale amministrazione senza nessuna competenza ed esperienza nell’ambito specifico della gestione dei rifiuti. – Attacca Nappo, che poi aggiunge – Abituati alle presentazioni in pompa magna, comunicati fantasmagorici su Facebook (fatti da Comunicatori strapagati), la sordina mantenuta dall’amministrazione colleferrina su questa notizia ci ha fatto pensare e sorridere. Il Direttore in questione è stato cacciato per giustificare che ad un anno di attività, Minerva è stata capace solamente di maturare perdite così ingenti da costringere i Comuni facenti parte del consorzio a ricorrere a una ricapitalizzazione (si parla di 1 milione di euro). Minerva è una creatura dell’Amministrazione Sanna che di concerto con altri amministratori locali, decise a suo tempo di distruggere Lazio Ambiente dividendo i lavoratori (nessuno ha mai capito il criterio utilizzato), di cui parte confluirono nel nuovo consorzio e in parte rimasero con Lazio Ambiente. Noi da subito esprimemmo in consiglio comunale dei seri dubbi sia sulla scelta del Management, secondo noi senza preparazione specifica sul tema dei rifiuti, che sulla consistenza di questa nuova società poiché, senza nessuna base economica e nessun tipo di struttura, non avrebbe avuto modo di mantenersi. Purtroppo nessuno ci ascoltò e fummo facili profeti. Adesso a noi cittadini toccherà pagare l’incompetenza e il dilettantismo di alcuni personaggi che, in questa come in altre occasioni, non perdono l’occasione di dimostrarcelo. Ricordo a me stesso le “lezioni” sulle efficienze e sul servizio che doveva produrre Minerva, concetti a me cari per la mia deformazione professionale che mi avevano lasciato un barlume di speranza sulla buona riuscita nel tempo della nuova realtà. Come al solito e come ci hanno abituato, si sono rivelate tutte chiacchiere senza alcuna sostanza. Inoltre mi chiedo il perché del fatto che il Regolamento per l’esercizio del controllo analogo sulla società consortile Minerva non è stato applicato dai Comuni soci, cosa questa estremamente grave. Adesso getteranno la croce addosso ad Ermolli per nascondere le loro incapacità e nel frattempo i cittadini pagheranno. Come mai nessuno dell’Amministrazione Sanna spiega questo fallimento? Credo sia giusto spiegare ai cittadini come vengano spesi i loro soldi. – Conclude Nappo – Ci auguriamo che in tutto questo almeno i lavoratori non saranno costretti a subirne le conseguenze, sarebbe un’altra grande e grave beffa.”

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