“Nel segno di Hermes”, nasce la casa editrice Mercurio

Nel segno di Hermes dai mille volti, da un’idea di Tiziano Cancelli, nasce Mercurio, casa editrice fondata insieme a Matteo Trevisani, Antonio Sunseri, Leonardo Ducros, Simone Caltabellota e Francesco Pedicini.


I libri di Mercurio sono narrazioni sulla soglia: al confine tra i mondi, tra i generi letterari, tra l’oggi e il domani.
Ci siamo chiesti quand’è stata l’ultima volta in cui abbiamo sentito il desiderio di smettere di fare quello che stavamo facendo per tornare alle pagine di un libro.

Quand’è stata l’ultima volta che abbiamo letto una storia capace di appassionarci e farci sentire vivi?
Quand’è che abbiamo smesso di connetterci con le emozioni più semplici che la lettura può scatenare?

I libri di Mercurio, attraverso le loro evocazioni letterarie e contemporanee, convocano un rituale collettivo per resuscitare quella forza vitale, quell’entusiasmo feroce che solo le storie, a cavallo fra i mondi, sono in grado di catalizzare.

La stessa veste grafica, ideata e progettata dall’art director Francesca Pignataro, restituisce lo spirito di Mercurio, attraverso un’identità che traduce segni archetipici in linguaggi visivi contemporanei.

Nel corso del 2024, i libri pubblicati saranno nove. Sono opere che, in linea con l’immaginario editoriale di Mercurio, non possono essere identificate in un unico genere letterario. Le prime tre uscite, Maeve (3 maggio), Vorrei essere qui (17 maggio) e L’altra valle (24 maggio) riassumono perfettamente questa idea.

Maeve (tradotto da Gaja Cenciarelli), candidato ai Bram Stoker Awards e vincitore dell’Octavia E. Butler Award, è l’esordio splatter, violento e scioccante della scrittrice americana CJ Leede, già in corso di traduzione in diversi Paesi. Cinica, solitaria e disillusa, Maeve Fly di giorno lavora in un parco di divertimenti travestita dalla principessa dei ghiacci preferita di ogni bambino; di notte, la ragazza scatena i suoi istinti più mostruosi. Un libro assolutamente originale sul desiderio e sul potere femminile, con una prosa chirurgica in cui batte furiosamente il cuore di uno dei personaggi più indimenticabili del momento.

Vorrei essere qui di M. John Harrison (tradotto da Luca Fusari), è il memoir, anzi, l’anti-memoir di uno dei più grandi esponenti della New Wave letteraria. Viaggiando nei ricordi, l’autore esplora, attraverso decenni di appunti, la sua stessa vita e la scrittura, come senso di tutto. Nell’ambiguità che esiste tra ciò che viene vissuto e ciò che viene ricordato, il libro è una raccolta di istantanee, sospesa tra materiale autobiografico e l’inaffidabilità della memoria.

L’altra valle, primo romanzo di Scott Alexander Howard (tradotto da Veronica La Peccerella), è un originale coming of age con elementi fantasy e fantascientifici. Odile ha sedici anni e vive in una strana città: a est confina con una città uguale, ma che vive vent’anni nel futuro; a ovest confina sempre con la stessa città, ma vent’anni nel passato. Le città si ripetono così all’infinito, valle dopo valle. I confini sono altamente sorvegliati e il passaggio è consentito molto raramente. Quando capisce che il ragazzo che ama morirà, Odile dovrà scegliere fra amore e rovina, fra libero arbitrio e destino. Una storia sull’amore e sul tempo che ci resta per viverlo.

Nei mesi successivi arriveranno Città che ride (tradotto da Gabriella Tonoli), esordio di Temim Frutcher – un racconto intergenerazionale di quattro donne, intriso di elementi folkloristici yiddish, queer e spirituali – e Alla gola di Henry Hoke (tradotto da Valentina Maini), mito moderno e antispecista che segue la storia di un puma in fuga da e verso l’essere umano.

Saranno seguiti da Paradiso terrestre di Laura van der Berg (tradotto da Marta Olivi), romanzo con protagonista una ghostwriter che si ritrova al centro di una serie di eventi inquietanti fra sparizioni di persone e misteriose app per meditare.

In autunno Mercurio pubblicherà il suo titolo di punta, indicato dal New York Times come uno dei libri più attesi del 2024: Book of Love (tradotto da Claudia Durastanti), esordio di Kelly Link, scrittrice già finalista al Premio Pulitzer.

Contemporaneità, emozioni, letterarietà: il genere letterario è una soglia, Mercurio è colui che l’attraversa.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here