Opera di Roma, la nuova stagione 2022-23 per un teatro “più inclusivo e identificativo”

Disegnare un teatro inclusivo, che guarda alla città nel suo insieme e che vuole essere di tutti e non per pochi”.

Una sfida ambiziosa quella annunciata dal Sovrintendente Francesco Giambrone alla conferenza stampa per la presentazione della stagione 2022-23 del Teatro dell’Opera di Roma.

Un programma ricco e di ampio respiro, che prevede otto nuove produzioni tra nove spettacoli d’opera, cinque balletti e quattro concerti in scena per il prossimo anno.

Vogliamo che sia un teatro aperto, curioso, sensibile, inclusivo e sfidante” ha dichiarato Giambrone, sottolineando come il teatro possa e debba configurarsi come uno strumento importante di unione della società e non di separazione.

Si parte il 27 novembre 2022, con la prima dei ‘Dialogues des Carmélites’ di Francis Poulenc, con la regia di Emma Dante e la direzione di Michele Mariotti.

Il 27 novembre rappresenta una data storica per il Teatro e per la città Roma, perché celebra la prima inaugurazione del Costanzi, avvenuta nel 1880.

La data diventerà un appuntamento fisso, per tutte le nuove aperture di stagione fino al 2025. Tutte le inaugurazioni vedranno sul podio Michele Mariotti, direttore musicale dell’Opera di Roma.

Una scelta precisa” di un teatro che dimostra importanti segni di ripresa e di vita e che vuole cimentarsi in un una nuova sfida. “Il teatro deve tornare a essere un luogo identificativo della società, non di intrattenimento” ha spiegato Mariotti, aggiungendo come “tutta la nuova stagione parte da questa riflessione”.

Molti i titoli di rilievo in programma che andranno in scena al Costanzi: dal barocco al contemporaneo, dalla ‘Giulio Cesare in Egitto’ di Georg Friedrich Händel alla ‘Madama Butterfly’ di Puccini, passando per opere dal respiro internazionale come la ‘Casa dei Morti’ di Janáček.

Ampio spazio sarà dato ai giovani del corpo di danza dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato.

Il Costanzi ha “una delle compagnie più riconosciute in Europa”, ha sottolineato la direttrice, indicando come il ballo possa e debba essere una priorità nel teatro per far crescere i giovani e dar loro una prospettiva di futuro.

Tra le novità presentate anche il ritorno delle Tournée dell’Opera di Roma, che il prossimo anno porteranno ben 4 spettacoli in giro per il mondo. Si comincia con ‘Le Quattro Stagioni’ di Vivaldi a Parigi, per poi proseguire con la ‘Giselle ‘con le coreografie di Carla Fracci in Oman, concludendo con ben due appuntamenti in Giappone: la ‘Traviata’ di Verdi e la ‘Bohème’ di Puccini.

Tante anche le iniziative e i progetti avviati tra l’Opera di Roma e la capitale, presentate assieme al sindaco e presidente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Roberto Gualtieri. Dal rapporto con il MAXXI, museo nazionale delle arti fino al progetto “Notte all’Opera”, pensato per avvicinare i più piccoli al teatro.

Una stagione ricca e completa che è sinonimo di un “teatro coraggioso e contemporaneo” ha affermato Gualtieri nel suo intervento di chiusura, sottolineando come il Costanzi non sia solamente un teatro “profondamente legato alla sua città, ma sia al tempo stesso un teatro in grado di allargare il suo sguardo a tutto il mondo”.

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