Ride the Lightning: Gojira – Fortitude (2021)

“Il 26 marzo abbiamo pubblicato il nostro nuovo singolo “Amazonia”. Abbiamo scritto questa canzone perché abbiamo il cuore spezzato nel vedere l’ultima foresta antica sulla terra scomparire davanti ai nostri occhi. Se si continua a questo ritmo, non ci sarà più una foresta amazzonica tra 15 anni. Abbiamo deciso di fare qualcosa per aiutare la situazione. Abbiamo scelto di fare una donazione e organizzare un’asta per raccogliere fondi per questo scopo. Vogliamo esprimerci, sensibilizzare e avviare un movimento con l’aiuto dei nostri fratelli e sorelle della scena metal / rock”.

In occasione del rilascio della terza traccia estratta dal neo album, i Gojira hanno realizzato un comunicato nel quale si esplicava il senso dell’ Operation Amazonia. Una missione, quest’ultima, che ha impegnato la band per lungo tempo. Attraverso una grande attività di ricerca si è giunti alla formazione di quell’ardore in grado di proiettare il gruppo verso la creazione del nuovo album. Il 30 aprile 2021, infatti, i Gojira pubblicano – per la Roadrunner Records – il loro settimo album in studio dal titolo Fortitude.

Fonte immagine: pagina Instagram Gojira

Into The Storm

L’album, sotto il profilo strutturale, riprende ampi lineamenti del suo predecessore Magma (2016). Architettato in maniera semplice, il nuovo prodotto dei fratelli Duplantier & co., si lascia amare fin dall’inizio. La scelta di collocare i primi tre inediti in apertura facilita l’approccio verso un album, di per sé, largamente accessibile.

Alla stessa stregua di quanto accaduto in passato, il gruppo parte da una struttura già collaudata per poi caricarla con una gran quantità di elementi. Questa transizione, fra Magma e Fortitude, costituisce un tratto fondamentale della logicità del lavoro: anche in questo caso, l’unica volontà è giungere alla coscienza dell’ascoltatore senza astrazioni.

Per confluire verso tale risultato è, però, necessario un grande sforzo di ricerca sul piano sonoro. Mantenendo integra la loro identità, i Gojira hanno richiamato molte soluzioni contenute nel loro secondo album The Link del 2003. In tal senso, la traccia Amazonia racchiude elementi tipici della cultura tribunale e indigena, segnale di come i Gojira si siano preoccupati di dotare il loro disco di grande continuità circa il concept scelto. Nonostante questo sia solamente il secondo brano dell’album, la proiezione all’ “interno della foresta” è ormai avvenuta.

La verve tipica del gruppo francese si palesa in Sphinx: traccia possente e ampiamente riconducibile ai primissimi lavori pubblicati.

Sul piano vocale, Joe Duplantier spazia su molte sfumature che contribuiscono alla  gran profondità dell’intero lavoro. Si tratta di piccoli accorgimenti che, se considerati unitariamente, conducono a un prodotto diverso, pregnante e che si eleva in una discografia impeccabile. Ciò significa che Fortitude rappresenta il miglior album prodotto dai Gojira? In realtà, questa domanda è fuorviante, il disco va amato per quello che rappresenta e per la grande responsabilità che si carica sul groppone.

Another World

In una splendida intervista per heaviestofart.com, il frontman si è dilungato su molte questioni inerenti le sue opere e la sinergia creata, nel corso degli anni, con il pubblico: “Penso ai nostri ascoltatori e a come si sentono. Direi che la maggior parte dei fan del metal in generale sono persone intelligenti, persone sensibili. Ecco perché hanno bisogno di questa musica per esercitare le loro ansie e stress. Non è abbastanza per loro guardare un film di Hollywood con un finale scadente. Hanno bisogno di più. Hanno bisogno di sentire che anche altre persone stanno soffrendo e forse hanno le risposte che stanno cercando”.

Questo rapporto ha incentivato la band nel forgiare la propria discografia di grandi contenuti, quasi a voler farsi carico di determinate problematiche e volerle affrontare con l’aiuto di quello che si potrebbe definire – forse impropriamente – “universo Gojira.

La sensibilità è un tratto fondamentale per la riuscita di lavori di questo spessore. Il tutto deve essere conciliato con un’importante attività di ricerca: “Dal drammatico aumento degli incendi criminali e della deforestazione in Amazzonia nel 2019, abbiamo svolto ricerche approfondite e parlato con alcuni dei più feroci attivisti negli Stati Uniti, in Francia e in Brasile. Abbiamo chiesto loro opinioni, opinioni e indicazioni su come aiutare con la conservazione e il rimboschimento della foresta pluviale amazzonica. Abbiamo capito subito che l’unico modo per proteggere la foresta è garantire la sopravvivenza dei suoi abitanti indigeni”. 

Conseguenza naturale è, quindi, una preparazione in grado di fronteggiare tematiche di non facile gestione. Chi si approccia solamente adesso alla quartetto francese potrà incontrare delle difficoltà nella comprensione – globale – del progetto. I fan di lunga data, invece, sono giunti a Fortitude avendo già preso atto dei “capitoli precedenti”.

Emerge come sia notevolmente complesso pubblicare un lavoro di questa caratura. L’attenzione non è rivolta solamente verso l’aspetto sostanziale, vi è la necessità di curare anche quegli elementi più formali: dalla scelta della copertina, al colore associato al disco, fino alle parole utilizzate nel avvicinare il prodotto al pubblico.

I Gojira sono tornati. Questa volta con un album molto più sfacciato e combattivo in nome di un’unica grande causa.

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