Roberto Vannacci: polemiche sulle classi separate, Mussolini “statista” e l’aborto una “infelice necessità”

Le recenti dichiarazioni del generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle elezioni Europee, ma in chiave indipendente, hanno scatenato un vivace dibattito sia nel mondo politico che nell’associazionismo. In due interviste distinte, Vannacci ha espresso opinioni che hanno generato scompiglio e reazioni contrastanti.

Parlando delle “classi con caratteristiche separate“, Vannacci ha sollevato la questione della differenziazione nelle metodologie educative. “Credo che delle classi con caratteristiche separate aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare”, ha affermato. Ha inoltre precisato che non considera questa proposta discriminatoria e che per affrontare le sfide degli studenti con problematiche si affida agli specialisti, poiché non è un esperto nella materia.

Le sue considerazioni su Mussolini hanno destato scalpore, definendolo uno “statista” e rivendicando la sua considerazione al pari di altri leader politici del passato. “Non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni”, ha sottolineato.

Un altro argomento affrontato è stato l’aborto, da lui definito come “un’infelice necessità alla quale le donne sono costrette a ricorrere“. Ha aggiunto di non considerarlo un diritto.

Infine, riguardo ai malumori manifestati nella Lega riguardo alla sua candidatura alle elezioni europee, Vannacci si è dimostrato sicuro: “I mal di pancia chi ce l’ha se li farà passare. Io sono un indipendente, non ho la tessera di partito, ma ho i miei ideali che in larga parte coincidono con quelli della Lega”. Starà forse cercando di catalizzare molta visibilità, per poi dare la staccata a Salvini, in crisi da tempo, all’interno del partito? Il generale rappresenta davvero la Lega, o è la sua nemesi travestita da salvatore? Il timore, anche dentro al partito, è che Vannacci voglia cannibalizzare gli ultimi resti del Salvini politico; prenderà centinaia di migliaia di preferenze e potrà chiedere il potere nel partito. Se non dovessero darglielo, forte di un’elezione ottenuta con largo consenso personale, potrà sempre portare con sé senatori e deputati e fare il proprio partito, smantellando la Lega.

Comunque, le parole di Vannacci hanno messo in luce opinioni controverse e suscitato dibattiti accesi su temi sensibili, rimarcando la complessità e la diversità di opinioni presenti nella società contemporanea. Il tema che rimane dalle sue prime dichiarazioni post candidatura è semplice e sul quale riflettere: c’è una parte consistente e silente di italiani che la pensa così.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here