Una targa per ricordare Antonio Gramsci nel luogo dove si spense. Questa la proposta del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha inviato una lettera ai vertici amministrativi della casa di cura Quisisana di Roma, struttura nella quale morì, il 27 aprile 1937, il filosofo e politico comunista dopo un ricovero doloroso e in regime di libertà condizionata.
“Antonio Gramsci e’ una della piu’ grandi personalita’ intellettuali e politiche dell’Italia del Novecento, ingiustamente perseguitato dal fascismo per le sue idee. Ho più volte annunciato che dedicheremo alla sua personalità e opera una mostra, ma ritengo doveroso accogliere l’appello di studiosi e cittadini ad apporre una targa commemorativa nel luogo dove si spense”, ha dichiarato il ministro.
Il ministero ha, inoltre, dato disponibilità a farsi carico degli oneri economici riguardanti la richiesta.
“Esprimo profondo apprezzamento e piena condivisione per l’iniziativa del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha chiesto alla casa di cura Quisisana di apporre una targa commemorativa in ricordo di Antonio Gramsci nel luogo dove mori’ il 27 aprile del 1937”. Lo scrive in una nota il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “E’ in discussione in Assemblea Capitolina una mozione a prima firma di Erica Battaglia con lo stesso obiettivo e auspico che anche alla luce di questo ampio consenso abbia un voto unanime – si legge ancora nel comunicato – il ricordo di uno degli uomini politici e intellettuali tra i piu’ importanti del secolo scorso e’ necessario per tenere viva la memoria attorno a una figura che, con la sua vita e il suo pensiero ha influenzato in misura profonda la filosofia e la scienza politica contemporanee e ha fornito le basi teoriche e concettuali alla base dell’originalita’ del comunismo italiano e della funzione democratica e progressista che ha saputo assolvere nella vicenda storica dell’Italia repubblicana”.