“La crioterapia potrebbe combattere l’obesità poiché il freddo migliora i livelli di colesterolo nel sangue. Reputiamo assolutamente importanti, anzi fondamentali, i risultati suggeriti dallo studio, condotto da Jacopo Fontana dell’autorevole istituto Auxologico Piancavallo IRCCS e recentemente presentato al Congresso Europeo sull’Obesità (ECO) di Dublino”. A sottolinearlo, in una nota, è Simone Ambrosino, ingegnere clinico e CEO di Cryoscience Italia, azienda leader nella tecnologia crioterapica, che collabora con importanti strutture sanitarie e prestigiose realtà sportive italiane e internazionale.
“Il suddetto studio, infatti, ha preso in esame alcuni pazienti obesi, ricoverati per un programma che comprendeva un piano dietetico personalizzato, supporto psicologico e attività fisica e poi sottoposti anche a trattamenti criostimolanti. Ebbene, l’indagine ha evidenziato se il paziente è soggetto a trattamenti di crioterapia, con una temperatura di almeno -110°C, si amplifica la riduzione di parametri clinici rilevanti come il colesterolo hdl e ldl. Che vuol dire? Che la crioterapia può essere impiegata nella stimolazione del benessere della persona all’interno di un trattamento terapeutico complessivo, accurato e seguito da personale medico”, ha aggiunto con soddisfazione Simone Ambrosino. Che, poi, ha puntualizzato: “E a confermarlo sono dati scientifici e oggettivi, forniti da professionisti di grande rilevanza operanti in una realtà di fama internazionale come l’istituto Auxologico, con cui abbiamo il privilegio e il piacere di collaborare ormai da tempo”. Il Ceo di Cryoscience, infine, ha concluso: “Alla luce di tutto questo viene ancora una volta scientificamente e clinicamente provato come la crioterapia sia impattante e coadiuvante all’interno di trattamenti medici relativi alla obesità e non sia solo ed esclusivamente uno specchietto per le allodole utilizzato da alcune realtà, che vendono la crioterapia come soluzione veloce per bruciare calorie e quindi dimagrire in tempi rapidi: una informazione parzialmente vera, assolutamente travisata e fatta percepire in maniera menzognera all’utente medio”, ha chiarito Ambrosino.